Riceviamo e pubblichiamo
Il tempo ha confermato che la scelta compiuta dall’Università Agraria di realizzare lotti di terreno da assegnare con procedura pubblica agli agricoltori di Tarquinia, ha ridisegnato in maniera utile la gestione dei terreni ottenendo un duplice risultato: ridistribuire la terra tra i veri agricoltori e garantire più risorse all’Ente. Una vera e propria riforma, indolore e condivisa. Sempre di più gli ettari suddivisi in lotti, sempre meno quelli assegnati in quote.
Una scelta irreversibile che ha dato frutti per l’intera collettività. I contratti stipulati avranno la durata di anni sette. Accertata l’esenzione IMU abbiamo mantenuto le basi d’asta uniformi rispetto agli anni passati.
Un rapporto, quello con i giovani imprenditori agricoli, in linea con quanto fatto anche dalla Regione Lazio. Il nostro rappresenta infatti un esempio di come le proprietà collettive possano divenire utile strumento per perseguire un efficacie sostegno rispetto ai giovani e al mondo agricolo in generale.
Nell’ottica della sperimentazione e in collaborazione con un giovane imprenditore agricolo si è iniziata la piantumazione delle piante di Paulownia. Un tentativo pilota nell’ottica della diversificazione, per garantire nuove prospettive economiche all’Ente e non solo. Il fine: produrre legno pregiato, non utilizzato per le biomasse, con contratti di ritiro garantiti”.