“Quello appena trascorso è stato un anno difficile. – racconta Alessandro, che nel 2015 aveva praticamente fatto man bassa di titoli ma che, in questa stagione, si è trovato alle prese con un cambio di equipaggio più complicato del previsto – Non sono riuscito a trovare subito la compagna giusta, buttando diversi mesi di allenamento, poi, dopo 7 mesi ho deciso di rischiare il tutto per tutto, cambiando compagna precisamente a sei giorni dalla prima regata nazionale di selezione al Mondiale Isaf: un allenamento soltanto con Chiara (ex timoniera Hobie Cat 16, ferma da circa sei mesi perchè anche lei aveva avuto problemi di equipaggio) e tanta tanta grinta per riuscire a vincere la prima nazionale ad Anzio, giungendo precisamente secondi in classifica generale e primi youth, che per noi era ciò che contava”.
“Dopo il bel risultato della prima regata – spiega Alessandro – la Nazionale ci ha subito accettato in squadra: purtroppo non avevamo molte giornate per allenarci, anche perché il tempo non é stato molto favorevole, in ogni caso alla seconda prova
“Dopo questi ottimi risultati – continua Alessandro – abbiamo comprato delle nuove attrezzature di vele prima del Campionato italiano Open (ossia aperto a tutte le età, con gente fortissima) con ben 43 barche sulla linea a Pescara: purtroppo le nuove vele non sono andate come speravamo e abbiamo chiuso noni, perdendo qualche punto sul nostro rivale giunto settimo. Quindi siamo andati all’Europeo in Austria, dove per problemi di organizzazione siamo dovuti partire senza squadra e senza allenatore, in un posto a noi sconosciuto e inoltre molto, molto difficile a causa dei salti di vento e dei cali di intensità continui: fatto sta ch
Difficoltà, tensioni e stress, insomma, non sono mancati, in vista dell’appuntamento di settembre con il campionato italiano giovanile. “Dopo un europeo stressante sono subentrati un po’ di problemi si equipaggio, appunto a causa dell’eccessiva tensione – rivela Alessandro – ma la fortuna di avere un coach come Roberto Rogge e una super squadra ha fatto in modo che ci liberassimo da questi problemi e arrivassimo a questo italiano tranquilli e con tanta preparazione. Termoli è stata una gara difficile: il primo giorno c’é stato molto vento ed onda e abbiamo iniziato con un terzo e un secondo posto, ma nel secondo giorno e nel terzo giorno é calato il vento e abbiamo fatto una serie di primi posti con grandi vantaggi, che ci hanno permesso di vincere con tanto orgoglio”.