Viterbo, il sindaco ricorda il divieto per i botti di Capodanno

Riceviamo e pubblichiamo

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Accensione o esplosione di artifici e manufatti pirotecnici in genere a tutela della quiete pubblica, il sindaco Giovanni Maria Arena ricorda l’esistenza dell’ordinanza sindacale n. 140 dell’1/12/2006 e delle deliberazioni di giunta comunale n. 216 del 19/9/2008 e n. 228 del 26/9/2008.

“Per motivi di tutela della quiete pubblica e senza pregiudizio per le sanzioni penali previste – si legge nel documento che richiama i suddetti atti (ordinanza e delibere) – al fine di garantire la sicurezza, l’incolumità pubblica, la tutela degli animali e le condizioni di vivibilità del territorio, sarà vietato far esplodere fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili materiali pirotecnici in luoghi aperti al pubblico e in vie, piazze e aree pubbliche affollate, ovvero dove transitino o siano presenti i soggetti più fragili e gli animali, in particolare nelle aree a distanze inferiori a 200 m da ospedali, cliniche, luoghi di ricovero e cura, fatto salvo ove vi siano particolari autorizzazioni ai sensi e per gli effetti delle norme vigenti.

I fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili materiali pirotecnici di libero commercio possono essere esplosi in zone isolate, ma comunque a debita distanza dai predetti soggetti fragili e dagli animali, evitando zone affollate per la presenza di feste, riunioni o altri motivi, e tutte le aree nelle quali l’esplosione del prodotto pirico potrebbe ingenerare incendi. In ogni caso – si legge ancora nel documento firmato dal sindaco Arena, datato 28 dicembre 2019 – sarà vietato far esplodere detto materiale nell’ambito delle aree interessate dallo svolgimento della manifestazione Viterbo Christmas Village e del concerto di fine anno a piazza della Rocca. È inoltre vietato condurre in qualsiasi momento animali d’affezione in luoghi dove vengano effettuati spettacoli pirotecnici autorizzati.

Ai trasgressori sarà applicata la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 150 a euro 500. Gli artifici e i manufatti in uso per le accensioni o le esplosioni potranno essere sottoposti a sequestro per la successiva confisca, in quanto cose utilizzate e destinate a commettere violazione.

Il provocare rumori tali da disturbare le occupazioni o il riposo delle persone è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 309 euro. Il provocare in qualsiasi luogo emissioni di gas, vapori o fumo nei casi non consentiti dalla legge, atti a offendere o imbrattare o molestare persone, è punito con l’arresto fino a un mese o l’ammenda fino a 206 euro. L’accensione di fuochi d’artificio, il lancio di razzi e l’effettuazione di accensioni o esplosioni che risultino pericolose, senza la licenza dell’autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o ancora, lungo una pubblica via o in direzione di essa, è punito con l’ammenda fino a 103 euro, o con l’arresto fino a un mese se interessa un luogo dove vi sia un’adunanza o concorso di persone. Nel documento, a firma del sindaco Arena, infine, si precisa che tra i giocattoli pirici e le munizioni giocattolo debbano ricomprendersi, ad esempio, i cosiddetti petardi, i mortaretti, i razzi, i razzi illuminanti, le castagnole, le fontane, le stelle, le girandole, i nastri scoppianti, e comunque tutti gli artifici e manufatti da divertimento, con effetto scoppio e/o a effetto luminoso in qualsiasi modo denominati.

“Ci sono tanti modi per festeggiare la fine del vecchio anno e l’inizio del nuovo – ha sottolineato il sindaco Arena -. Si può evitare benissimo l’utilizzo di materiali che provocano fastidio e danni alle persone, ovviamente anche a chi ne fa uso, e non ultimo, ai nostri amici a quattro zampe che, per il forte rumore, restano traumatizzati, tendono a scappare e, non poche volte, pagano con la propria vita il banale e pericoloso divertimento di chi non rispetta persone, animali e luoghi”.