Riceviamo e pubblichiamo
“Abbiamo iniziato un percorso di rinnovamento dei servizi e delle prestazioni, implementando la pianta organica – spiega il direttore Alberto Frau – con giovani neolaureati sui quali abbiamo deciso di investire per potenziare la rete della nostra assistenza globale agli associati e ai cittadini”. “Quella di oggi, volendo giocare con le parole, non è una mera operazione di facciata. Vogliamo comunicare ai soci e alla città la sostanza della nuova Coldiretti e le nuove frontiere del nostro impegno politico e sindacale. Accanto alla difesa delle aziende agricole della Tuscia – aggiunge il presidente Mauro Pacifici – abbiamo avviato una attività incessante a tutela del diritto dei consumatori di poter scegliere, nel fare spesa, nel massimo della trasparenza e delle informazioni sulla provenienza dei prodotti, sull’origine delle materie prime degli alimenti e sulla autenticità del Made in Italy, aiutandoli ad evitare le insidie, gli inganni e le truffe di chi spaccia per italiani prodotti invece importati”. La battaglia per la riconoscibilità delle produzioni agroalimentari promossa dalla Coldiretti è stata premiata con l’introduzione della indicazione obbligatoria in etichetta dell’origine del latte usato per fare formaggi e derivati e del grano impiegato per produrre pane e pasta.