#Viterbo2018: “Io sto con Viterbo, con la squadra di Giovanni Arena”

Riceviamo e pubblichiamo

La Frontini lancia la sfida a Giovanni Arena, non perché lo voglia lei, ma perché lo vogliono i viterbesi. Intanto, se così fosse, preciso subito che non parla per me. In politica e ai seggi, uno vale uno, e a pensarla come La Signora Frontini, credo debbano essere quelli che l’hanno votata, ovvero una percentuale di viterbesi che si aggira intorno al 17% del totale.

Ognuno è libero di occupare il proprio tempo come vuole o come può, ed io faccio parte di quelli che devono occuparne il proprio, andando a lavorare, per sfangare il mese e garantire il sostentamento alla famiglia o per crearsi un futuro migliore. Tuttavia, capisco chi può dedicare la maggior parte del proprio tempo ad incontrare associazioni, a parlare di cose utili, a seminare germogli di consensi e a candidarsi condottiero di nuove albe ed orizzonti luminosi. Penso, altresì, che Viterbo ed i viterbesi non abbiano solo bisogno di un “Primus” alato in corso di santità politica, e salottiero; credo, invece, che i miei concittadini vogliano meno chiacchiere e cotillons, meno ricci e solari sorrisi con ammalianti ragioni, ma più competenza, persone valide e preparate che sanno articolare progetti ed azioni amministrative con senso di squadra e voglia di lavorare.

Si, io sono di parte, si, sono giovane e qualcuno dirà “politicamente poco rodata”, ma credo che i viterbesi vogliano dalla politica, non più l’apparenza anestetizzante di articolati sermoni, ma fatti, atti certi di responsabilità e riferimenti reali attinti dal mondo del lavoro, verso coloro che sputano sangue per sbarcare il lunario e sono vessati da tasse, gabelle, burocrazia e lordume vario. Bene ha fatto Arena a ricordare che la politica chiede concretezza e meno chiacchiere. I viterbesi si aspettano, io mi aspetto altro che duelli di scherma lessicale e pettinature estive alla lacca d’ultimo grido.

Domenica 24 tutti alle urne, perchè non è ancora finita; dobbiamo chiudere il conto con i mercanti di parole. C’è solo una squadra pronta a farlo, quella capitanata da Arena ed il 24 giugno si sceglie Arena, la squadra è già pronta.

Federica Piastra – FDI