WikiTusciaItalia, ancora un incontro per lavorare a una Tuscia connessa e fruibile

Riceviamo e pubblichiamo

Venerdì 15 Marzo al P. Savi ospiti della signora preside Dott.essa Patrizia Gaddi, si è svolto il quarto incontro dei sindaci illuminati della Tuscia. Questa volta erano presenti anche imprenditori. La “working idea” resta una Tuscia connessa e fruibile che porti occupazione e ricchezza a tutti. Per i dettagli si veda, www.wikitusciaitalia.it nella sezione progetto.

L’dea originale è basata su tre approcci: locale digitale e globale. Partendo dal posizionamento di cartelloni che invitino i turisti già in zona a visitare le altre attrattive facilmente raggiungibili in maniera da estendere la permanenza. Con l’occasione il promotore dell’iniziativa, visto il parere concorde dei presenti, ha passato il testimone al Sindaco uscente di Bagnoregio che guiderà la neo formata partecipata del comune di Bagnoregio, Casa Civita.

Proprio questo è il contenitore dove la “working idea” diventerà realtà. Francesco Bigiotti ha posto l’accento sulla necessità che connessioni ed intenti comuni passino per un immediato ritorno economico per le singole municipalità. Questo approccio è ovviamente più che sostenibile. Il modello Civita viene riproposto per tutte quelle realtà che hanno la possibilità d’imporre biglietto d’ingresso. Usando Civita stessa come amplificatore per diffondere l’esistenza delle altre realtà vendendo proprio li i biglietti di entrata delle altre destinazioni.

Gli stessi valori ed obbiettivo condiviso rendono invincibile una comunità. La Tuscia ha moltissime destinazione perfette per il turismo “mordi e fuggi”. Diventare destinazione dove molte di queste bellezze sono fruibili insieme trasformerebbe il turismo di movimento in quello di permanenza con ricadute, in media, 15 volte superiori per la ricchezza locale. I migliori auguri all’uscente sindaco di Bagnoregio perché possa adottare il modello Civita al modello Tuscia. Auguri misti a sprono per questa generazione di amministratori perché non si lasci scappare questa enorme opportunità. E’ bene che la Tuscia non aspetti da altri aiuti che tardano ormai da decenni ma che prenda in mano il proprio destino.