
Riceviamo dalla segreteria di Alleanza Verdi Sinistra circolo di Tarquinia e pubblichiamo
Di una cosa siamo ormai certi, questo governo non solo è il peggiore degli ultimi sessanta anni ma, sarà
anche il meno rimpianto.
Il ministro Fratin annuncia trionfante l’ingresso dell’Italia nell’alleanza europea per il nucleare. Lo ha fatto il 16 giugno 2025 durante il Consiglio Energia a Lussemburgo. La decisione viene abilmente spacciata come un passo in avanti nella strategia energetica legata alla transizione ecologica ma ha il sapore amaro di una operazione nostalgica decisamente poco lungimirante. L’ennesimo passo in avanti di questo governo a trazione Fratelli d’Italia nella direzione sbagliata.
Senza contare che questa decisione sarà l’ennesimo sfregio sul volto del nostro territorio che non solo è indicato come sito di ricovero delle scorie nucleari e per questo oggetto di battaglia da parte di tutti i comuni della Tuscia e dell’alto Lazio ma, sarà
riesumato anche come sito degno di ospitare i “nuovi” reattori modulari di piccola taglia. Neanche la scusa degli ingenti fondi europei destinati alla realizzazione di questi impianti i cui beneficiari dovremmo essere noi cittadini regge. Perché è arcinoto che, in realtà, saranno le grandi aziende francesi a beneficiarne. Mentre per i cittadini rimarrà il conto da pagare, oggi con le tasse, domani con le bollette e per decenni con lo smaltimento delle scorie.
E cosi, in sordina, senza un dibattito pubblico, un coinvolgimento del parlamento, un coinvolgimento
delle comunità, il ministro decide, in una aula di Lussemburgo il nostro destino in barba ai due referendum che in modo plebiscitario hanno bocciato il nucleare. Il ministro Fratin, novello Cacini, ci riporta indietro di quaranta anni, il ritorno al nucleare non è un piano energetico, è un’operazione ideologica e fa il paio con l’atteggiamento del ministro che decide da solo e di imperio il destino del suo paese.
Per fortuna i tempi di realizzazione di una centrale sono lunghissimi, circa venti anni per i paesi con
esperienze consolidate, le elezioni ci sono tra due anni, abbiamo tutto il tempo di liberarci di questi incompetenti pericolosi e sociopatici con tendenze autodistruttive. Il “nostro” Ministro Gilberto Pichetto Fratin, con tutto il rispetto per l carica istituzionale, ricorda molto quei giapponesi che si erano nascosti nelle foreste durante la seconda guerra mondiale e che uscivano circospetti dopo venti anni convinti di essere ancora in guerra. Ci aspettiamo, noi di Sinistra Italiana che, da un momento all’altro, si alzi l’ennesimo folle in parlamento e in pieno delirio da fomentature bellica per il riarmo e proponga di reinserire la leva obbligatoria utile a preparare il popolo italiano alla guerra.
