Tarquinia, il PCI propone un parco fotovoltaico nell’ex aeroporto militare

Il Partito Comunista Italiano torna a proporre la rigenerazione dell’ex aeroporto militare “Amerigo Sostegni” di Tarquinia, avanzando l’ipotesi di trasformare l’area – circa 90 ettari – in un grande parco fotovoltaico. “Un progetto carico di valore ambientale, culturale e sociale, in un momento storico che impone scelte coraggiose e sostenibili”, sottolineano i promotori. L’impianto, secondo le stime, potrebbe raggiungere una potenza di 70 MW e alimentare fino a 70.000 famiglie. Una proposta che ha già raccolto interesse e consensi sul territorio, ma che non manca di suscitare anche alcune perplessità, mentre la politica locale – denunciano dal PCI – “sembra esitante a prendere posizione”.

Un modello europeo di riqualificazione già sperimentato con successo

L’idea di riconvertire aree militari dismesse in centrali per la produzione di energia rinnovabile trova precedenti consolidati in diversi Paesi europei. Esempi arrivano dalla Germania, dove città come Eggebek, Rothenburg e Templin hanno trasformato ex aeroporti in parchi fotovoltaici, così come in Francia (Fontenet, La Martinerie). Anche in Italia si contano casi analoghi, come quello dell’aeroporto militare di San Damiano (Piacenza) o di quello di Frosinone. “Sottrarre aree incolte e improduttive da decenni a un uso collettivo e sostenibile – osserva il PCI – è una risposta concreta a chi si oppone agli impianti fotovoltaici su suolo agricolo. È una scelta logica che coniuga tutela ambientale, energia pulita e restituzione del territorio alla cittadinanza”.

Possibile sinergia con il Ministero della Difesa e fondi PNRR

Il progetto potrebbe trovare una sponda concreta anche nelle linee tracciate dal Ministero della Difesa. “È il momento di agire – affermano i rappresentanti del PCI – evitando che, come spesso accade, buone idee si perdano tra lentezze amministrative e assenza di coraggio politico”. Difesa Servizi, società in house del ministero, ha infatti recentemente pubblicato un bando (scadenza 15 ottobre) per la valorizzazione delle aree dismesse in chiave energetica, coerentemente con gli obiettivi del PNRR e della strategia nazionale di indipendenza energetica. “Una grande opportunità – conclude il PCI – per realizzare un impianto simbolo della transizione energetica sul nostro territorio, con importanti ricadute anche occupazionali e ambientali”.