A Bolsena si rinnova la tradizione del Corpus domini

Riceviamo e pubblichiamo

Chilometri di tappeti fiorati e una processione solenne che ricorda il miracolo dell’Eucarestia avvenuto nel 1263 nella basilica di Santa Cristina. Bolsena è pronta a celebrare la festa del Corpus Domini. I festeggiamenti inizieranno il 22 giugno. Dalle 22 tutti in strada per i preparativi dell’infiorata con la stesa dei disegni, la posa della torba per delinearne i contorni e lo speluccamento dei fiori. A scandire il passare delle ore, in un’atmosfera unica, le note della Marching band Lestofunky street band e uno spettacolo di luci sulle note musicali a cura della Music boulevard presso la basilica di Santa Cristina.

“Quest’anno, poi – afferma l’assessore al turismo religioso Roberto Basili –, i turisti potranno vivere sabato sera le emozioni dell’infiorata diventando “infioratori per una notte” e aiutandoci nella realizzazione di vere e proprie opere d’arte lungo corso della Repubblica”.

Domenica 23 giugno, le vie del borgo si trasformeranno in uno straordinario tappeto fatto di ginestre, rose, garofani e tanti altri fiori raccolti dagli infioratori nelle campagne, che si farà ammirare per tutto il giorno. Alle 18, dalla basilica di Santa Cristina partirà la solenne processione con il reliquiario della Sacra Pietra, che percorrerà le strade del centro storico adornate dai quadri floreali.

“Il mio augurio è di vedere tantissime persone partecipare a questa festa che unisce tradizione religiosa e popolare – conclude l’assessore Basili -. Un evento imperdibile, al quale quest’anno prenderà parte, come nostra gradita ospite, da Barcellona, Vincenta Pallarès, presidentessa de la Federaciò Catalana de Catifaires e del la Commissiò Internacional d’Entitats de Catifes d’Art Efìmer. Concludo con le parole che papa Paolo VI disse a Bolsena durante la sua visita: “Bolsena non dimentica, e oggi ripresenta a noi e al mondo il miracolo compiuto nel santuario della sua Santa Cristina, il quale miracolo ha ravvivato nella Chiesa d’allora e ravviva tuttora la coscienza interiore e ha perpetuato il culto esteriore, pubblico e solenne, dell’Eucarestia””.