Acqua col contagocce: aumenta la protesta del quartiere delle Poste

Riceviamo e pubblichiamo

acqua_fontanellaRassegnati ma soprattutto indignati per la mancanza di acqua corrente nelle case, i numerosi cittadini che abitano nell’esteso quartiere delle Poste nei pressi dell’Ospedale di Tarquinia. La protesta è unanime e arriva anche da alcuni operatori commerciali della zona. “Siamo con l’acqua a singhiozzo ormai da anni, e a volte nei giorni festivi non arriva proprio. Ci sentiamo cittadini di serie B, eppure abbiamo segnalato questo problema in diverse occasioni agli uffici competenti del Comune”.

Quello che viene evidenziato dai cittadini è la mancata continuità e costanza dell’arrivo dell’acqua. Infatti secondo i racconti, in alcune ore del giorno l’acqua dai rubinetti di casa arriverebbe con una scarsissima pressione e in altre ore non arriverebbe per niente. Una situazione insostenibile che si protrae da anni e che sembra non trovare una soluzione, tanto che numerose famiglie sono costrette a lavarsi a fasi alterne o addirittura andare a casa di parenti.

“Dobbiamo portare a lavare i nostri abiti in lavanderia perché gli elettrodomestici senz’acqua non vanno, e prendere taniche di acqua alle fontane. Altri invece hanno provveduto in alternativa all’installazione di serbatoi supplementari che però non possono essere ricaricati se l’acqua pubblica non arriva. Un problema che si rincorre ma che deve trovare al più presto un rimedio anche in vista della stagione estiva, dove visti i trascorsi precedenti – riferiscono – la richiesta di acqua nella città è maggiore e nel quartiere ormai ‘secco’ non arriva per giorni”. “Vediamo che si stanno facendo tanti lavori per in città – dicono – speriamo che anche da noi venga fatto al più presto un intervento e riportare il quartiere alla normalità”.