Acquapendente, l’idea progettuale per il borgo di Trevinano scelta per finanziamento di 20 milioni di euro

Riceviamo dall’Amministrazione comunale di Acquapendente e pubblichiamo

Il Comune di Acquapendente ha l’opportunità di ottenere dal Ministero della Cultura un finanziamento di 20 milioni di euro per la riqualificazione del borgo di Trevinano. L’idea progettuale presentata dall’amministrazione comunale, “Trevinano Re-Wind”, si è infatti classificata al primo posto sulle 14 ammesse alla graduatoria del bando “Attrattività dei borghi” della Regione Lazio, nell’ambito della Linea A del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per il rilancio dei borghi storici. La proposta sarà inoltrata al MiC entro il 15 marzo 2022, con la possibilità di arrivare a finanziamento entro maggio.

Il progetto “Trevinano Re-Wind” è finalizzato alla rigenerazione urbana, sociale, economica, culturale e digitale della frazione di Acquapendente, situata all’estremo nord del territorio regionale, a pochi chilometri da Umbria e Toscana. Tali ingenti risorse – 19.996.925 euro il totale esatto – costituirebbero un’occasione unica per il territorio aquesiano e per l’area più settentrionale della Tuscia, sotto l’aspetto economico, sociale e culturale.

“La soddisfazione per questo risultato è enorme – commenta Alessandra Terrosi, sindaco di Acquapendente – e premia la qualità del lavoro che stiamo portando avanti per la valorizzazione del territorio. Ringrazio la Regione Lazio per l’altissima valutazione conferita al nostro progetto, che se tutto andrà a buon fine ci consentirà di recuperare completamente il borgo di Trevinano, rendendolo un luogo attrattivo per il turismo e per vivere. Questa sarà inoltre una grande opportunità anche dal punto di vista dell’occupazione. Un particolare ringraziamento al presidente Nicola Zingaretti, al vice presidente Daniele Leodori e al consigliere Enrico Panunzi, che è da sempre vicino alla nostra comunità”.

“Dare ai cittadini la possibilità di tornare ad abitare nei borghi storici – aggiunge – significa restituire nuova vita a questi luoghi. Durante la pandemia, infatti, abbiamo visto tutti quanto sia ormai essenziale soddisfare esigenze specifiche, come ad esempio lo smart working. La Tuscia si presenta come un ambiente ottimale per attirare persone nei suoi paesi, così ricchi di storia e natura, e con Trevinano vogliamo offrire una soluzione ideale. Ora tutti al lavoro per affrontare al meglio i prossimi step, perché abbiamo davanti un’opportunità senza precedenti che non dobbiamo assolutamente perdere”.