Aggredisce il padre: arrestato dagli uomini del Commissariato di Tarquinia

Riceviamo e pubblichiamo

Commissariato_Polizia_TarquiniaAggredisce il padre con una spranga di ferro lasciandolo a terra e  si dilegua, ma viene scoperto  e tratto in arresto  dagli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Tarquinia. L’episodio si è verificato  il 21 giugno scorso quando la Squadra Volante interveniva in località San Giorgio,  dove  era stata  segnalata una persona a terra sanguinante. Sul posto veniva rinvenuto un rumeno di 65 anni,  con una ferita alla testa  che, soccorso dal 118,  per le gravi condizioni, veniva  trasportato prima all’ospedale di Tarquinia e poi con eliambulanza  trasferito a quello di Viterbo,  dove gli venivano diagnosticate  fratture multiple alla testa e agli arti.

A questo punto gli uomini della Squadra Volante e della Sezione Polizia Giudiziaria del  Commissariato, coordinati dal dirigente Dr.ssa Gina Cordella,   avviavano  immediate indagini,   condotte anche attraverso l’acquisizione di prove testimoniali,   che  consentivano di  accertare che l’autore delle violenze nei confronti  dell’uomo era stato proprio il figlio, di 45 anni,   non  nuovo a tali episodi in quanto era stato già segnalato per fatti analoghi.

Dagli accertamenti investigativi emergeva, infatti,   che una discussione  tra padre e figlio, avvenuta nella mattinata per futili motivi, in particolare  per la proprietà di un’abitazione, sarebbe poi degenerata in una vera e propria  aggressione nei confronti dell’anziano, durante la quale il giovane  lo aveva compito  più volte con un tubo di metallo.

Ricorrendone i presupposti veniva effettuato un sopralluogo presso l’abitazione dell’aggressore,  ove i poliziotti  rinvenivano l’oggetto utilizzato per colpire  il padre, un tubo di metallo,   sul quale il personale specializzato della Polizia Scientifica di Viterbo, opportunamente intervenuto sul posto, rinveniva  la  presenza di tracce ematiche.

Il rumeno  veniva quindi  tratto in arresto per tentato omicidio aggravato e associato alla Casa di Reclusione di Civitavecchia, provvedimento convalidato dall’Autorità Giudiziaria.