Agraria, ora è ufficiale: si vota l’11 dicembre. Ma come si muove la politica tarquiniese?

(f.e.) Università Agraria, è ufficiale: si vota domenica 11 dicembre. È questo quanto emerso dall’ultimo consiglio dell’Ente di via Garibaldi durante il quale sono stati votati alcuni importanti documenti di bilancio e sono state approvate alcune importanti modifiche allo statuto.

“Un lavoro di squadra importante. – sottolineano gli amministratori dell’Ente- Abbiamo ereditato una situazione difficile ma con grande senso di responsabilità abbiamo lavorato a fari spenti, risanando numerose situazioni molto complicate e garantendo all’ente un futuro molto positivo. Con l’approvazione degli ultimi bilanci mettiamo la parola fine alle polemiche e certifichiamo numeri alla mano la situazione dell’Ente. Dopo cinque anni possiamo dirlo senza paura di essere smentiti: l’amministrazione Borzacchi ha salvato l’Università Agraria grazie a scelte oculate, contenimento della spesa ed un’ottima gestione del proprio patrimonio. Abbiamo saldato debiti precedenti per un milione di euro a fronte degli oltre 4 milioni trovati nel 2017: risorse che potevano essere utilizzate per la spesa corrente che grazie a scelte oculate, è stata portata avanti lo stesso con grande attenzione e professionalità”.

Bilanci illustrati dall’assessore Nardi ma non solo. Votate nell’ultima assise anche alcune modifiche allo statuto, soddisfatto l’assessore Sacripanti. “Si conclude così l’iter della Commissione per l’aggiornamento statutario nel rispetto della Legge n.168/2017. Era doverosa una modifica con nuove ed oggettive integrazioni del sistema elettorale, snellito e semplificato anche per la presentazione delle liste. Un dovere civico in vista delle elezioni che ci vedranno di nuovo al voto domenica 11 dicembre per rinnovare dopo cinque anni di grande impegno il Consiglio dell’ente”.

Si apre ora dunque ufficialmente la campagna elettorale che prenderà avvio subito dopo le politiche di domenica prossima. Il Presidente uscente Sergio Borzacchi non ha ancora sciolto le riserve ma sembra probabile che non si ricandiderà. Come Presidente potrebbe essere corsa a due tra il Vice Presidente uscente Alberto Tosoni e l’assessore Alessandro Sacripanti, quest’ultimo esponente di Fratelli d’Italia e dunque candidatura gradita anche in ambito comunale. Ed il centro-sinistra? All’interno del Pd sembra prevalere la linea del segretario Scomparin e dell’Assessore comunale Enrico Leoni contrari ad una coalizione con gli esponenti di Tarquinia 2024 di Catini e Centini. Una decisione mal digerita dalla base del partito che non vorrebbe che si ripetessero gli errori fatti nelle ultime tornate elettorali.