Agraria2024, Fanucci ancora contro Marchetti: “Le sue parole non chiariscono le circostanze”

Riceviamo da Roberto Fanucci – Lista Tarquinia terranostra e pubblichiamo

Se a Marchetti parlando dell’ex bar Giove viene da ridere a noi no, anche per rispetto della storia che rappresenta. 

Il vicepresidente nominato all’ultim’ora si dimostra non in grado di diventare Presidente. Le sue parole non chiariscono le circostanze e per l’ennesima volta fa scena muta sulla effettiva entità della somma che l’Ente deve ancora introitare.

E ci spieghiamo meglio perché Marchetti fa finta di non capire: se ci fosse il bilancio approvato la somma dovuta all’Ente e non pagata sarebbe indicata, ma un bilancio non c’è, perché Marchetti e i suoi amici ed ex amici quelli della precedente maggioranza il bilancio non lo hanno approvato.

Per essere ancor più chiari se il debito è confermato nella misura delle indiscrezioni ovvero per circa 30.000 euro, a fronte di un affitto che si aggirava attorno ai 1000 euro vuol dire che le mensilità sono circa una trentina! Altro che tempi tecnici, riscontriamo un ritardo che somiglia a una dormita collettiva, e non solo sua.

Non ci consola sapere che a febbraio è stata iniziata azione legale perché è evidente che si poteva fare ben prima e Marchetti era parte dell’amministrazione che lo doveva fare. Tanto o poco che sia, Marchetti non spiega quando il credito sarà recuperato. È forse questo il prezzo del rilascio bonario o meglio elettorale del bene.

Sostiene di non aver fatto propaganda annunciando il rilascio del bene, ma al contempo dichiara di aver informato usando le pagine facebook della sua lista, coerenza poca.

Da ultimo, l’Ente non incassa il credito ma non spende i soldi per incassarlo, e di questo Marchetti si vanta?   

Anche noi non torneremo su questo argomento e ci dispiace leggere che il candidato ad una carica così prestigiosa sull’uso non conforme dei locali scarichi le responsabilità sul mancato controllo delle forze dell’ordine, non elegante, speriamo che le indiscrezioni su indagini in corso siano vere e facciano chiarezza, anche su chi pagava la bolletta dell’energia elettrica.