Alluvione a Tarquinia, interviene la Corte dei Conti: “Carente manutenzione dell’alveo del fiume Marta”

“Carente manutenzione dell’alveo del fiume Marta”. I soldi del risarcimento danni pagato dalla Regione Lazio a favore degli alluvionati di Marina Velca secondo i giudici contabili possono configurare un danno erariale: lo riporta il quotidiano Il Tempo. La Corte dei Conti del Lazio ha emesso un invito a dedurre, equiparabile ad un avviso di garanzia nei procedimenti penali per l’ex direttore regionale delle infrastrutture, ambiente e politiche abitative e per il direttore della oramai soppressa Ardis.

Il fango e lo straripamento del Fiume Marta che ha devastato, nel 2004 e nel 2005, le case della zona residenziale poteva dunque essere evitato facendo una manutenzione dell’alveo secondo il parere del Tribunale regionale delle acque presso la Corte d’appello di Roma che il 28 febbraio 2011 ha condannato con sentenza passata in giudicato la Regione Lazio e l’Agenzia regionale per la difesa del suolo (Ardis) a risarcire la somma complessiva di 2.815.830 euro a tutti i residenti che avevano presentato ricorso per gli ingenti danni subiti alle loro abitazioni.

Proprio sulla base di ciò il magistrato contabile ha individuato delle responsabilità per un esborso di denaro pubblico che poteva essere tranquillamente evitato, così come le esondazioni visto che ci sono diverse lettere ed esposti dei residenti passate inascoltate. Dopo i due eventi calamitosi, nonostante piogge torrenziali, nessuna esondazione ha più coinvolto Maina Velca. A distanza quasi di quindici anni dunque procede con questo nuovo capitolo un iter giudiziario lunghissimo che fortunatamente ha portato, dopo dieci anni, ad ottenere il tanto agognato risarcimento ed ora potrebbe portare a indicare con precisione altre responsabilità. Una vicenda tortuosa in cui la parola fine sembra ben lungi dall’essere scritta.