Rivendeva pezzi asportati da una barca a vela: deununciato con l’accusa di ricettazione.

Denunciato dalla Polizia di Stato un trentaseienne del posto per ricettazione di accessori e pezzi di ricambio nautici.

Nel novembre del 2008 una lussuosa imbarcazione a vela, priva di equipaggio, fu ritrovata sulle coste tarquiniesi dopo che si era disancorata dalla costa dell’alta Sardegna.

Dopo il recupero e il successivo posizionamento all’interno dell’oasi naturale delle saline, in attesa del trasferimento presso il cantiere navale Nadir e l’affidamento in custodia giudiziale al titolare, avvenuto dopo alcuni giorni, la lussuosa imbarcazione fu depredata da ignoti di gran parte degli accessori tra i quali la ruota del timone, la stazione meteo, il quadro elettrico, la strumentazione elettronica, la bussola, la zattera di salvataggio, il forno, il piano cottura, e un verricello salpa ancora elettrico del valore di circa 1800 euro.

L’attività di monitoraggio delle riviste e dei siti internet di compravendita posta in essere dagli agenti del Commissariato di Tarquinia, coordinati dal vicequestore Riccardo Bartoli, ha permesso di rintracciare alcuni accessori simili a quelli sottratti un anno e mezzo prima che erano stati messi in vendita.

Gli agenti hanno quindi effettuati accertamenti circa il numero telefonico dell’inserzione e sono riusciti ad appurare le generalità della persona che stamattina, rintracciato telefonicamente, ha dato appuntamento per la compravendita.

Alla richiesta della provenienza del verricello l’uomo avrebbe affermato che era di sua proprietà ed era in precedenza montato su un gommone andato accidentalmente in fiamme. Per la vendita chiedeva 350 euro.

A quel punto gli agenti in borghese si sono qualificati e l’uomo, capendo che non si trattava di una compravendita, ha ammesso immediatamente che gli accessori in questione erano di appartenenza della barca a vela della quale aveva assistito visivamente all’attività di recupero.

Il materiale è stato sequestro e poi affidato in custodia giudiziale al titolare della Nadir ancora custode dell’intera imbarcazione.

Accertamenti urgenti della polizia scientifica hanno poi confermato la corrispondenza ineccepibile dei pezzi asportati con l’imbarcazione.

L’uomo, un 36enne locale, è stato denunciato a piede libero per ricettazione.