Botta e risposta all’Agraria sulla possibile vendita dei terreni

Riceviamo e pubblichiamo attacco e replica tra il PdL di Tarquinia, nella persona del capogruppo all’Università Agraria Annarita De Alessandris, e la maggioranza dell’Ente di via Garibaldi, mediante le parole di Gino Stella, Alberto Blasi e Daniele Ricci.

“Maldestro tentativo di dividere l’opposizione dell’ Università Agraria di Tarquinia attaccando il capogruppo ed il consigliere Gambetti”. Replica così Anna Rita De Alessandris – esponente del PDL tarquiniese – alle accuse apparse nei giorni scorsi sulla stampa.

“Eccelsi maestri nella politica del dividi et impera gli antichi romani insinuavano tarli negli avversari fomentando presunti contrasti, allo stesso modo emulano la manovra il gruppo di utenti ignoti (che così ignoto non è poiché il paese è piccolo e la gente mormora) ed il Presidente Antonelli che nelle vesti di un Giulio Cesare dei giorni nostri intende difendersi incuneando dubbi. Nessun tradimento, nessuna acquisizione di documenti da parte di terzi, nessun accordo silente con la maggioranza, nessuna manovra segreta, nessuna omissione a danno degli utenti. Ostacolare l’accorpamento delle lestre al Centro Aziendale della Roccaccia non rientra nelle intenzioni di questa opposizione a patto che questa iniziativa non  venga attuata con i proventi derivanti dalla vendita di terreni irrigui,beni che appartengono all’intera collettività e che tali dovranno continuare ad essere. Se le precedenti amministrazioni avessero applicato la teoria che oggi la presidenza Antonelli ci adduce non godremmo di un patrimonio così vasto ed unico e per questo ci adopereremo affinché questa scelta scellerata non venga perpetrata a danno degli utenti.

La conduzione di un’azienda agricola non può prescindere dal profitto economico che può e deve essere ricavato dalla stessa: è impensabile, ad esempio, che nonostante si abbia a disposizione un ampio territorio adibito alla conduzione diretta da alcuni anni si debba comprare il foraggio per il bestiame. Basterebbe che questa Amministrazione incaricasse i dipendenti preposti alla lavorazione e alla semina dei terreni dell’Università Agraria di coltivare il fieno, ed in particolar modo l’erba medica, in terreni irrigui. Con questa banale operazione si avrebbe un incremento di produzione foraggera rispetto alla produzione derivante da un identico terreno seminativo non irriguo (asciutto).  Infine per quanto riguarda le accuse rivolte all’opposizione sul tema della ristrutturazione della Caserma dei Carabinieri vorrei far presente che il centrodestra è indubbiamente favorevole a tale intervento purché realizzato con le entrate correnti dell’Ente senza necessità alcuna di effettuare la vendita del patrimonio esistente. ”

“L’opposizione- prosegue la De Alessandris avviandosi alla conclusione- continuerà a svolgere con responsabilità , entro i tempi e le modalità che riterrà più opportuni, le sue funzioni di controllo e tutela vigilando affinché questi interventi non servano per giustificare la vendita di terreni altamente produttivi.”

Anna Rita De Alessandris
Capogruppo PDL dell’Università Agraria di Tarquinia

Il PDL all’ Università Agraria non è nemmeno più alla frutta, è ormai arrivato all’erba medica.- commenta Alberto Blasi capogruppo PD-  Invece di spiegare perché terze persone hanno la disponibilità di atti rilasciati esclusivamente alla Capogruppo e al Consigliere Gambetti e mal usati sui giornali, la novella Cleopatra alza il polverone citando la storia latina. Ma quali dividi et impera, risulta complicato separare ciò che è già dilaniato in lotte intestine, implicita l’ammissione della De Alessandris sulla natura degli anonimi utenti, non smentendo ammette che la serpe è in seno. Che non abbiano sentore di ciò che amministrano è dimostrato dalle impalcature già montate presso la Caserma dei Carabinieri già in via di ristrutturazione senza aver venduto un metro quadrato.

Per l’ Assessore Gino Stella – Se abbiamo capito bene la ricetta della De Alessandris per incrementare la produzione di foraggio, dovremmo prendere i mezzi dell’ Ente con pieno di gasolio, metterci sopra i nostri dipendenti, mandarli sulle principali arterie viarie di Tarquinia, fargli fare non meno di 20 Km moltiplicato per ogni operazione colturale diviso l’ usura dei mezzi, predisponendo nel frattempo l’acquisto di quanto necessario per l’irrigazione davvero un bell’esempio di come non si raggiunge il profitto economico. Siamo seri avere lestre disponibili sacrificando piccole porzioni irrigue significa abbattere costi, aumentando la produzione di foraggio disponendo di pascoli immediati, questa è la nostra soluzione al problema.

Sono contento che la De Alessandris continui ad esternare il suo pensiero sui giornali,così i cittadini capiscono ancor meglio il pericolo scampato.- commenta il Consigliere Daniele Ricci-  Poco elegante quando non si sa più che dire scaricare le proprie manchevolezze sui dipendenti mettendo in dubbio le relazioni predisposte dagli uffici, colpi di coda di chi sa di aver torto. Proviamo a rispiegarlo ai distratti consiglieri del Centro-Destra, vendere per ricomprare significa incrementare la terra di tutti.