Celletti (M5S): “Basta liti e chiacchiere, ecco il nostro patto per Tarquinia”

Riceviamo e pubblichiamo

“La piega che sta prendendo questa campagna elettorale non ci piace: a Tarquinia non servono liti, personalismi o risse. Per questo presentiamo oggi il nostro patto con il territorio e per il territorio: perché vogliamo parlare di idee, progetti, di un indirizzo di gestione del territorio chiaro e senza ambiguità”.

Esordisce così Cesare Celletti, candidato alla carica di Sindaco di Tarquinia per il Movimento 5 Stelle, sfogliando il documento che riassume ed esplica la filosofia della sua lista.

“Il patto é un compendio al programma sintetico che abbiamo depositato in Comune – spiega Celletti – e traccia la nostra idea su come Tarquinia va amministrata, indicando strade, obiettivi, strumenti ed esempi pratici. E partendo da quelle che riteniamo essere le priorità assolute per il futuro cittadino: occupazione e sviluppo sostenibile”.

Un documento ampio – consultabile on line sul sito www.tarquinia5stelle.it (nel dettaglio, al link < http://www.tarquinia5stelle.it/wp-content/uploads/2012/04/Un_patto_territoriale.pdf >) oppure reperibile in forma cartacea, dal prossimo finesettimana, nei punti di lettura cittadini (bar, librerie, edicole…) – che tocca di fatto tutti gli ambiti rilevanti in tema di sviluppo economico, tutela del territorio e crescita sociale ed occupazionale.

“Far convivere sviluppo, lavoro e difesa dell’ambiente è, a nostro avviso, una possibilità reale e fortemente concreta – spiega Celletti – e da questo presupposto vogliamo partire, con l’attenzione sempre rivolta alle opportunità di lavoro per i cittadini tarquiniesi. Non è una chimera, anzi, Tarquinia già presenta un perfetto modello di azienda che, combinando un minimo impatto ambientale e alti contenuti tecnologici con una forte valenza occupazionale, presenta tutte le positive qualità che dovrebbero connotare i nuovi insediamenti industriali: la CEME – fabbrica di elettrovalvole – una realtà che da decenni garantisce lavoro a numerosi concittadini”.

Sostegno alle industrie a basso impatto ambientale, insomma, e con elevato contenuto tecnologico e alti riscontri in termini di posti di lavoro: questa la filosofia di sviluppo, da attuare nella pratica riconoscendo – a chi saprà dimostrare di garantire queste caratteristiche virtuose – incentivi di vario tipo, sin anche ipotizzando una sorta di cessione gratuita, da parte del Comune, dell’area dove si intende costruire lo stabilimento produttivo.

“Quello citato è solo uno dei passaggi del patto – spiega Celletti – che tratta tutti i complessi aspetti della crescita cittadina, dall’agricoltura all’insediamento d’impianti d’energia rinnovabile, dall’urbanistica alla differenziata sino alle procedure per l’assegnazione d’incarichi ed appalti pubblici. Una spiegazione ampia di quanto, come previsto dalla normativa, abbiamo a tempo debito affisso all’albo pretorio del Comune. Abbiamo da tempo le idee chiare su cosa vogliamo per Tarquinia e, a differenza di altri, non abbiamo bisogno di fare propaganda o lanciare idee e proposte intrise di populismo in base al vento che sentono spirare – più o meno forte – in campagna elettorale”.