Riceviamo e pubblichiamo
Da Stefano Pedica parole di stima e di sostegno per la candidata a sindaco del centrosinistra. “Parla del suo paese e si sente che sono frasi che vengono dal cuore – ha detto il senatore dell’Idv – e con lei sarà un passaggio generazionale importante, quel passaggio che serve alla politica.”. E ha aggiunto: “Da parte mia confermo sin da ora la piena disponibilità e sostegno alla nuova amministrazione comunale di Montalto di Castro, guidata dalla Primavera, per le procedure e l’ottenimento dei fondi strutturali della Comunità Europea.”
Dietro le quinte un accenno alle voci, diffuse ad arte da qualche incauto concorrente, che vorrebbero Paola Peruzzi, in caso di vittoria, abbandonare subito la carica di sindaco per dedicarsi solo alla professione di avvocato. “Il mio unico lavoro – dice convinta – sarà fare il sindaco e realizzare il programma di governo. Interromperò, quindi, l’attività forense e per cinque anni mi occuperò solo di Montalto e Pescia”.
A questo incontro è stato presente anche Teresio, un uomo che è partito a piedi e senza danaro il 14 marzo scorso da Narzole, un paesino a quaranta chilometri da Torino, per raggiungere Roma con l’intenzione di incontrare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed illustrargli la sua condizione di disoccupato di mezza età. Durante il suo viaggio ha trovato ospitalità in dormitori, ha mangiato in mense sociali, ha dormito all’aperto e ha raccolto tantissime testimonianze di persone che vivono il suo stesso disagio sociale. Teresio è arrivato il 30 aprile a Montalto, ha trovato accoglienza nella principale parrocchia del paese per una notte e gli altri due giorni, tra i quali la giornata della Festa dei Lavoratori, è stato ospite del comitato elettorale di Paola Peruzzi. “E’ stata una casualità il suo arrivo a Montalto proprio in questi giorni in cui il lavoro e l’occupazione sono stati argomenti centrali della nostra campagna elettorale – dichiara Paola Peruzzi -. Teresio ci ha permesso una riflessione ancora più attenta su questo tema, toccando una dimensione più umana del problema che spesso ci sentiamo raccontare soltanto dalle TV”.