Consorzio di Bonifica, il presidente Fava replica alle accuse del consigliere Torresi

Riceviamo e pubblichiamo

rubinetto-irrigazione-consorzio-Bonifica-696x463In merito all’ennesimo articolo fatto pubblicare il 6 novembre u.s. dal nostro Consigliere, nonché membro del Comitato Esecutivo, Sig.Augusto Torresi in merito alla sospensione delle procedure elettorali avviate da questo Consiglio ci vediamo costretti nostro malgrado a puntualizzare alcuni aspetti non correttamente riferiti dal Torresi, certamente per disattenzione.

La deliberazione di sospensione delle procedure elettorali è stata adottata per evidenti ragioni di opportunità, supportate da un parere dei legali del Consorzio, a fronte della intervenuta promulgazione della L.R. n°12/2016 che, all’art.11, prevede il riordino dei Consorzi di Bonifica attraverso procedure di fusione. Tenuto conto infatti che in base a tale nuova legge è imminente la nomina del Commissario del Consorzio che dovrà amministrare l’Ente nel periodo di attuazione della riforma (e da quanto si sa il procedimento di nomina del Commissario è in fase avanzata), la prosecuzione della procedura elettorale avrebbe comportato soltanto una consistente inutile spesa a carico dei consorziati.

Con riferimento poi alle eventuali illegittimità della legge regionale n°12/2016, il signor Torresi assume che il Consorzio avrebbe deciso di “non impugnare la legge”: l’affermazione è vistosamente strumentale, tenuto conto che — come è a tutti noto — nel nostro ordinamento costituzionale non esiste la possibilità di “impugnare” una legge; nello specifico il Consiglio ha preso atto del parere dei legali che, appunto, hanno confermato la non impugnabilità della Legge Regionale anzidetta (al pari di qualsiasi altra legge, statale o regionale). Residuano quindi gli ordinari strumenti di impugnazione degli atti amministrativi che la Regione emanerà per dare attuazione alla riforma (nell’ambito dei quali si potrebbero eventualmente prospettare vizi di illegittimità costituzionale, ove presenti), strumenti che tanto il signor Torresi, quanto qualsiasi altro consorziato potrebbe azionare.

Quanto poi all’allarme occupazionale lanciato dal signor Torresi e derivante dalla riforma, l’affermazione è dimostrativa di scarsa conoscenza della legge regionale, dei fatti e degli orientamenti regionali: gli unici a rischiare il posto sono infatti i direttori dei vecchi enti, in quanto solo per essi è prevista una “riduzione del numero” perdendo di fatto il proprio posto di lavoro (cfr. comma 8 punto 3.3 dell’art.11 L.R. n°12/2016 e vedasi la deliberazione n°11 del 20.07.2016 del Commissario straordinario del Consorzio di Bonifica del Tevere ed Agro Romano).

Quanto poi alle spese legali che il Consorzio sta sostenendo in materia di impianti idroelettrici vale la pena di puntualizzare che tutti i ricorsi della ditta IES sono volti a colpire anche il provvedimento regionale che consente al Consorzio il prelievo di acqua irrigua anche nei mesi invernali che è una straordinaria vittoria dell’attuale Amministrazione consortile in quanto legittima anche l’attività irrigua svolta per soccorso o per mutate esigenze aziendali nei mesi invernali. Non si ritiene, infine, di dover replicare in merito alle accuse rivolte alle organizzazioni agricole in quanto chi le rivolge risulta a tutt’oggi membro del direttivo tarquiniese Coldiretti per cui in quella sede potrà esercitare un confronto sulle sue idee.

Fava Vincenzo
Presidente del Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca