Riceviamo e pubblichiamo
Nella struttura Maratonda, l’amministrazione comunale sta facendo una perizia tecnica preventiva, limitata alla zona che ha manifestato problematiche strutturali e alla quale è stato interdetto l’accesso. La perizia è finalizzata ad accertare eventuali responsabilità in capo all’impresa, al progettista e a tutte le parti coinvolte.
Proprio su Maratonda interviene l’assessore ai lavori pubblici, Matteo Carmignani. «Nonostante questa struttura sia stata terminata da pochissimi anni – afferma l’assessore – siamo stati costretti ad avviare una serie di controlli sulla progettazione e sull’esecuzione dei lavori. Laddove, come sembrerebbe da un primo controllo, ci dovessero essere delle mancanze da parte dei progettisti o della ditta esecutrice dei lavori, porremo in essere tutte le predisposizioni e le azioni che la legge ci consente, affinché venga rispettato il diritto dei cittadini di vedere ben spesi i propri soldi. Non è ammissibile che un’opera costata oltre 1 milione di euro non possa essere utilizzata o sia addirittura pericolosa per i suoi occupanti a così poco tempo dalla sua costruzione. Il nostro dovere di amministratori, ed io non intendo sottrarmi, ci impone di fare chiarezza sulle responsabilità di questa vicenda e di adoperarci affinché questa struttura possa entrare in funzione il prima possibile ed adempiere all’importante scopo sociale per cui è stata pensata. È nostra intenzione – conclude Carmignani – continuare sulla strada intrapresa di verifica, controllo e vigilanza delle opere realizzate o in via di realizzazione sul nostro territorio perché è giusto costruire opere pubbliche che offrano servizi e occasioni di sviluppo per la nostra comunità, ma è indispensabile assicurarci che le già limitate risorse economiche del Comune non vadano sprecate o comunque mal spese».
«Proprio come promesso prima di arrivare al governo del paese – commenta il sindaco Sergio Caci – la nostra attività di controllo sulla situazione ereditata è incessante. Il vaglio delle opere pubbliche è un’operazione necessaria e doverosa poiché vogliamo capire come si sia stato possibile spendere milioni di euro per la realizzazione di opere pubbliche che a distanza di pochi anni sono fatiscenti e presentano dei cedimenti strutturali. Anche sul teatro Lea Padovani stiamo effettuando uno screening totale, dal materiale utilizzato, al denaro erogato per la realizzazione della struttura».