Corneto: arriva la prima vittoria, ma non basta per passare il turno

di Leo Abbate

Arriva in coppa Italia la prima vittoria stagionale per i ragazzi di Mister Gufi, bella come un soprammobile di porcellana cinese ed altrettanto inutile, perché nell’economia del doppio confronto è la Caninese a prevalere passando il turno.

Mister Granato schiera in campo Baroncini tra i pali, Ventolini, Cruciani, Giammusso e Nicolini argine difensivo, Panunzi, Spirito, Arcorace centrocampisti, Tamalio e Loi sulla tre quarti campo, Rosati centravanti.  Mister Sperduti risponde con Castra, Galli, Solari, Renzani, Parla, Borriello, Iheanacho, Pesci, Paoloni, Peveri, Maccioni.

La gara è bellissima e vibrante fin dai primi minuti. A fare la partita è la Corneto ma la Caninese non ci sta a ricoprire il ruolo di sparring; dopo quindici minuti di capovolgimenti di fronte, gli etruschi reclamano a gran voce per un atterramento in area di Rosati ma il direttore di gara, Sig. Centi, ben appostato, non concede il rigore. Al 30’ minuto, pericolo dalle parti di Baroncini: punizione da posizione “tattica” ma Paoloni spedisce alto sulla traversa; quattro minuti dopo, il giovane Maccioni capitalizza al meglio un’incertezza difensiva insaccando la rete del momentaneo vantaggio.

La Corneto reagisce con veemenza: Tamalio lotta come un leone, conquista un calcio di punizione che, siamo ad una manciata di minuti dal termine del primo tempo, Capitan Spirito sfrutta alla grande, trasformando l’incolpevole Castra in una statua di sale. 1 a 1.

Secondo tempo, pioggia scrosciante, il campo tiene alla grande, etruschi arrembanti, lottano e si rendono pericolosi con i soliti gladiatori: Spirito, Tamalio, Arcorace su tutti; quest’ultimo si invola sulla fascia al decimo minuto, salta il portiere e prova da posizione defilata ad infilare la porta. Renzani intercetta e respinge, Rosati si avventa sul pallone e di rapina insacca la rete del vantaggio.

La vittoria sembrava scontata, anche alla luce delle terribili condizioni climatiche che ostacolavano motivazioni e strategie di gioco, ma neanche tre minuti dopo, il solito Paoloni, prende il tempo al pacchetto difensivo etrusco e segna il 2 a 2.

Qui comincia una vera e propria prova il carattere: tutti a testa bassa, palla a terra, fraseggi ordinati, Caninese in difficoltà; 35’ minuto, la “perla” della partita: su un pallone scagliato verso la porta di Castra il giovane Petito (classe ‘95), subentrato al posto di Loi, vola in cielo e incorna imparabilmente in rete. Gran gol. Altri tentativi insidiosi fino al fischio finale ma il risultato resta invariato.

Una vittoria che se non altro, ha fornito a Mister Granato preziose indicazioni per il prosieguo dell’avventura in campionato. Domenica in campo contro il Monterotondo e la difesa potrà fruire di un notevole rinforzo: molto probabile il ritorno di una vecchia conoscenza, il veterano Carlo Morasca.