Coronavirus a Londra: le ultime notizie su numeri e accorgimenti

Il numero di casi di coronavirus nel Regno Unito è in aumento e una sesta persona che ha contratto il virus è morta ieri: è questa la sintesi del bollettino riportato dalla BBC sulla diffusione del Covid-19 in Gran Bretagna. La vittima è un uomo di 80 anni, le cui condizioni di salute presentavano già dei problemi.

Il computo totale dei casi confermati nel Regno Unito, a ieri, era di 373, 54 in più rispetto al giorno precedente. Altri nove casi sono poi stat confermati da funzionari sanitari in Galles.

Nel frattempo, le compagnie aeree hanno tagliato migliaia di voli, inclusi naturalmente quelli da e verso l’Italia. E i medici avvertono che gli appuntamenti di routine negli interventi chirurgici potrebbero doversi interrompere con l’aumentare del numero di casi di coronavirus.

Allo stesso modo, la British Medical Association ha affermato che il monitoraggio di routine delle condizioni di salute a lungo termine potrebbe essere sospeso per consentire ai medici di “concentrarsi sui pazienti più gravi”.

In precedenza, l’England’s deputy chief medical officer aveva difeso la decisione di ritardare la chiusura delle scuole e l’introduzione di altre misure rigorose, affermando che gli esperti stavano valutando nuovi casi su base oraria per garantire una “risposta equilibrata”.

La dott.ssa Jenny Harries ha affermato di aspettarsi un aumento significativo del numero di casi nel Regno Unito entro 10 a 14 giorni: alle persone con sintomi simil-influenzali viene perciò consigliato di autoisolarsi.

Matt Hancock, segretario alla sanità, ha affermato che “ovunque clinicamente e praticamente possibile” le persone dovrebbero contattare il medico di famiglia “tramite telefoni e mezzi digitali”, piuttosto che presentarsi di persona.

I casi confermati a Londra sono 91. L’ultima persona morta, lunedì sera, era un uomo che era stato curato al Watford General Hospital: aveva contratto il virus nel Regno Unito e i funzionari stanno cercando di rintracciare con chi era stato in contatto.

Il match di calcio tra Arsenal e Manchester City, in programma oggi all’Emirates Stadium di Londra, è il primo match di Premier League rinviato per il virus. Diversi giocatori dei Gunners si sono autoisolati dopo che il proprietario dell’Olympiakos Evangelos Marinakis ha contratto il coronavirus. I greci sono stati gli ultimi rivali dell’Arsenal in Europa League. La diffusione del virus aveva, tra l’altro, già portato all’annullamento della London Book Fair. Ancora in corso le valutazioni sulla London Marathon di aprile.

TFL ha comunicato di star portando avanti una più accurata opera di sanificazione su treni e autobus in tutta Londra, nel tentativo di rallentare la diffusione del virus. Ogni giorno l’azienda pulisce i treni, le stazioni e gli autobus in modo professionale, ma le misure potenziate – introdotte il 6 marzo – prevedono che un fluido antivirale solitamente utilizzato negli ospedali, sia ora impiegato come parte del processo di pulizia. Le aree regolarmente toccate, come pali e porte, vengono pulite ogni giorno con un forte disinfettante. Gli scambi chiave vengono puliti più regolarmente (di giorno e dopo la chiusura), mentre anche i depositi di treni e autobus e le cabine dei conducenti vengono puliti con il fluido antivirale. Nei giorni scorsi, un dipendente di TFL degli uffici di Southwark era risultato positivo al virus.

Tesco ha iniziato a razionare le vendite di alimenti essenziali e articoli per la casa dopo le crescenti segnalazioni di corsa alle scorte e scene quasi di panico a causa della diffusione dell’epidemia. I clienti potranno acquistare non più di cinque di alcuni prodotti, tra cui gel antibatterici, pasta secca, latte a lunga conservazione e alcune verdure in scatola.

Già evidente il calo sia degli spostamenti all’aeroporto di Heathrow, che nel numero di turisti e, di conseguenza, negli incassi di bar e ristoranti delle ultime settimane.