Coronavirus in Francia: la situazione e le misure presentate in merito al deconfinamento dell’11 maggio

129.859 casi identificati e 23.660 decessi: questo il bilancio del coronavirus in Francia aggiornato al 28 aprile 2020 secondo i dati forniti dalle autorità sanitarie sulla pandemia. Nel dettaglio, nella giornata di ieri, martedì, ci sono stati 367 decessi e a oggi ci sono 27.484 persone ricoverate in ospedale, di cui 4.387 persone in terapia intensiva.

Ieri il Primo Ministro Edouard Philppe ha presentato all’Assemblée Nationale il piano di deconfinamento del governo. A grandi linee, ha annunciato come la strategia del governo si basi su tre punti: proteggere, analizzare, isolare.

Una strategia globale per tutta la Francia, fondata su sei grandi temi: salute, scuola, lavoro, negozi, viaggi, incontri. Philippe ha annunciato che gran parte della strategia del governo per combattere la diffusione dell’epidemia di coronavirus in Francia si baserà su test. A partire dall’11 maggio, il governo spera di essere in grado di eseguire 700.000 test virologici a settimana in Francia. Concretamente, questo significa che chiunque abbia il minimo sintomo dovrebbe essere testato.

E poiché la trasmissibilità del virus avviene anche due giorni prima dei primi sintomi, in caso di riscontro positivo del test, sarà necessario testare anche tutti i “casi di contatto” che sono stati vicini alla persona infetta, a cominciare da quelli che la circondano. Inoltre, i positivi dovranno essere isolati, vale a dire messi in quarantena per 14 giorni, a casa loro, ma in questo caso anche i loro parenti sono isolati in casa o negli hotel messi a disposizione.

Il Primo ministro ha anche chiarito che per il momento è ancora in programma un deconfinamento progressivo dall’11 maggio: “Ci stiamo preparando per l’11 maggio monitorando tutti gli indicatori per verificare se potremo iniziare il deconfinamento in questa data”. Tuttavia, ciò potrebbe cambiare se il numero di nuovi casi giornalieri non seguisse le stime e previsioni: da qui l’invito ai francesi a mantenere il rigore.

Philippe ha annunciato che la prima fase del piano, che dovrebbe pertanto essere attuata dall’11 maggio, dovrebbe durare fino al 2 giugno per verificare che le misure attuate consentano di limitare l’epidemia. Quindi il governo proporrà di nuovo una ulteriore fase di 3 settimane che dovrebbe arrivare all’inizio dell’estate. Per il momento, in questa prima fase, se pur i francesi saranno in grado di uscire e tornare a lavorare, le riunioni saranno sempre limitate a un massimo di 10 persone.

Durante questa prima fase, non sarà più necessario presentare il proprio certificato di spostamento da stampare o copiare, tranne nel caso di un viaggio a più di 100 km da casa. Inoltre, gli spostamenti rimangono limitati e riservati esclusivamente per motivi necessari.