Coronavirus, Macron chiude scuole e università in Francia

Come annunciato, poco fa Emmanuel Macron, Presidente della Repubblica francese, si è rivolto ai cittadini in merito all’emergenza coronavirus: confermate le elezioni municipali di domenica, Macron ha poi annunciato la chiusura di tutti gli asili, scuole e università di ogni ordine e grado.

“Da qualche settimana siamo colpiti dalla più grave crisi sanitaria che la Francia abbia conosciuto da un secolo a questa parte”, ha esordito, ringraziando e complimentandosi con medici, infermieri e quindi con tutti i cittadini. “Vi devo dire che siamo solo all’inizio di questa epidemia. Di fronte a ciò, la priorità della nostra nazione sarà la salute”.

“Dobbiamo prepararci ad una seconda ondata – ha proseguito – che potrebbe colpire persone anche più giovani. Quindi è urgente è limitare l’epidemia. Per cui a tutti coloro che hanno più di 70 anni o che sono malati chiedo di rimanere a casa. Potranno uscire per fare la spesa o una passeggiata ma dovranno limitare al massimo i contatti. Nonostante questo, le elezioni municipali si terranno, rispettando una serie di raccomandazioni sanitarie”.

Macron ha quindi parlato dei metodi per limitare la diffusione del contagio ed evitare un eccessivo afflusso di malati negli ospedali. “Da lunedì e fino a nuovo ordine disporrà la chiusura di tutte le scuole, asili e università. I nostri figli, secondo gli scienziati, sono coloro che propagano più rapidamente il virus. Un servizio di baby sitting sarà adottato e sarà illustrato dal governo. I trasporti pubblici continueranno a funzionare, ma spetta alla responsabilità dei cittadini fare in modo che siano limitati al massimo gli assembramenti. 

“Sarà mobilitato il numero più alto possibile di medici, compresi i pensionati e gli studenti di medicina, e saranno ritardate le cure non urgenti. Metteremo in campo tutti i mezzi finanziari necessari. E dovremo anche riflettere sul nostro modello di sviluppo”. Macron ha poi anticipato l’avvio di un meccanismo straordinario di disoccupazione per chi non può lavorare a causa del contagio, compresi i lavoratori autonomi, e lo slittamento del pagamento dei contributi per il mese di marzo.