Dinelli (M5S): “Differenziata al Lido: è un caos tra etichette e colori dei contenitori”

Riceviamo e pubblichiamo

differenziata-tarquinia-lido-300x300Uno dei più gravi problemi inerenti la gestione dei rifiuti a Tarquinia è sicuramente quello relativo alla raccolta differenziata al Lido, dove la mancanza di un sistema porta a porta è causa di risultati percentuali a dir poco deludenti, contribuendo  ad aggravare la già preoccupante media comunale che, come ricordiamo, ha registrato uno scarso 45,2% nel 2013.

Questa estate, a seguito di numerose segnalazioni pervenuteci dai cittadini, abbiamo verificato la situazione della differenziata al Lido, riscontrando particolari alquanto critici: su tutti i cestini adibiti alla raccolta differenziata nelle spiagge del lungomare sono assenti le etichette adesive necessarie per distinguere le tipologie di materiale, ovvero: vetro, plastica, carta. L’unica indicazione riscontrabile è sul contenitore per l’indifferenziata!  Altro dato rilevante è la scelta nell’utilizzo dei colori: mentre nei contenitori in paese, il colore giallo indica la raccolta indifferenziata, al Lido si è optato per il colore grigio, creando ancora più confusione per l’utenza. E’ sufficiente dare un’occhiata all’interno dei trespoli del Lido per comprendere come regni il più completo caos nella divisione dei rifiuti, non giungendo, di fatto, a nessun risultato tangibile.

Ci si domanda, a questo punto, di chi sia la responsabilità di una così superficiale gestione e manutenzione della differenziata al Lido: è la ditta appaltatrice che non fa un’adeguata manutenzione, oppure il comune che non controlla? Come pensiamo di migliorare la differenziata nel prossimo futuro, se non iniziamo da questi accorgimenti? Chiediamo che il Comune di Tarquinia imponga il pagamento delle dovute penali alla ditta Aimeri-Lanzi incaricata del servizio di igiene urbana (magari utilizzando i soldi recuperati proprio per il miglioramento del servizio),  non solo per non aver rispettato i termini di raccolta previsti dal contratto – che impegnava la ditta a raggiungere il 60% entro il 2013 – ma altresì per le eventuali negligenze riscontrate ed accertate nella gestione del servizio, faticosamente sostenuto dai cittadini attraverso il versamento dell’ imposta sui rifiuti (TARI).

Consigliere Marco Dinelli
Movimento 5 Stelle Tarquinia