Fermatevi che io scendo: “I commercianti tarquiniesi in protesta: quello che colpisce è la compattezza”

di Attilio Rosati

I titolari di molte attività commerciali e turistiche tarquiniesi consegnano le chiavi dei loro esercizi commerciali al sindaco in segno di protesta, accompagnando il gesto da una quieta lettera di ragionata denuncia dell’attuale situazione, perche ritengono che sia tale da mettere la sopravvivenza delle loro imprese gravemente a rischio.

A una visione superficiale, questo pacifico moto di contestazione, potrebbe, di questi tempi, persino sembrare strumentale e provocato da una precisa strategia politica antigovernativa. Tuttavia, proviamo a osservare la notizia da un angolo visuale sereno.

Quello che colpisce innanzi tutto, è il numero dei sottoscrittori: ottantadue esercenti. Chi ha partecipato a una qualsiasi riunione, anche di condominio, sa quanto ardua sia l’impresa di mettere d’accordo cinque o sei capocce; qui, l’unità d’intenti, ne accomuna ben ottantadue. Evidentemente, l’iniziativa è il frutto di un’esasperazione sostenuta dalla consapevolezza di subire limitazioni della propria libertà, della propria capacità di autodeterminazione la quale, oltre a tutto, mina anche la serenità economica.

Già questo basterebbe a suscitare solidarietà e affetto nei confronti dei sottoscrittori della lettera di protesta. Ma andiamo anche a veder in nomi degli ottantadue firmatari. Io l’ho fatto e sinceramente, non ho trovato nessun pericoloso sovvertitore delle istituzioni o esponente di frange destabilizzanti della destra estrema. Ho letto solo nomi di cittadini rispettabili, lavoratori di cui si conoscono la passione e la dedizione assoluta con cui gestiscono le proprie attività commerciali. Persone talvolta persino mille miglia lontane dalla politica attiva e dal partitismo militante.

E allora, superando la mentalità distruttiva paesana e ristretta, superando il pregiudizio irrazionale e ottuso, superando la malizia angusta e nichilista che vuol vedere un retroscena strumentale e capzioso in ogni manifestazione dell’umano agire, esprimo la mia totale comprensione e il mio affetto sincero a ogni singolo sottoscrittore di quella lettera di protesta. A quelli che hanno le mie idee politiche, e a quelli che la pensano diversamente da me. E se fra di loro per disgrazia ci fosse qualche juventino, bhe, esprimo affetto solidarietà e vicinanza anche a lui. Il Decreto di Conte che apre la fase due, è tutto meno che perfetto e anche i FANS acritici fino alla pronitudine di questo governo bisogna che se ne facciano una ragione.