“I quattro elementi”: il maggio a cento all’ora della Cooperativa Serena

Un progetto versatile per far scoprire i quattro elementi ai bambini guardandoli da differenti punti di vista, trattandoli sì come elementi riconducibili alla vita di tutti i giorni, ma anche come espressione di emozioni e stati d’animo: nasce da questo punto di partenza a cui la cooperativa Serena dedica il mese di maggio.

Un contenitore di spunti per stimolare la motricità fine, la coordinazione motoria, l’attenzione e l’autonomia dei ragazzi, proprio come quando sono a scuola. Un piano di quattro settimane, una per ogni elemento, partendo dall’acqua, quindi terra, aria e fuoco.

Ogni lunedì, nel dettaglio, sarà dedicati a dei tutorial a cura di Eleonora Ghigi, Martina Tassoni, Sabina Bellucci Alessandra Prosperi. Il martedì spazio a “Le storie” con Sara Bernabei, Patrizia D’Agostino, Maria Vittoria Generali, Nicolette Ballanti, Miriamo Cardoni, Azzurra Bonaventura.

Mercoledì “Gym”, a cura di Enrico Franchetti e Gianmarco Gelli, quindi giovedì “In cucina con Donatella”, rubrica di cucina con ricette riadattate all’elemento trattato. Venerdì “Harry Potter e i 4 elementi”, con i bambini improvvisati youtuber che pongono l’attenzione sull’importanza di questi elementi nelle storie del Maghetto più famoso del mondo: a curare la rubrica Rachele Cascone, Barbara Ambrosiano, Giulia Vannozzi, Ludovica Cucchi. Sabato sarà il giorno de “L’intervista” a cura di Michele e Giada Blanchi che, coordinati da Giusy Capitta, Claudia Pennetta, Francesca Sanetti, settimanalmente intervisteranno un personaggio che ha a che fare con i differenti elementi: Alfredo Cea per l’acqua, Giovanna Barcaroli/Nonnoorto per la Terra, Gianluca Tonicchi per l’aria, Marco Serafini per il fuoco. Infine domenica dedicata al fumetto disegnato da un alunno appassionato con la collaborazione di Enrico Franchetti. A coordinare il gruppo di lavoro saranno Federica Carburi e il presidente Devid Fiorucci.

Insomma, dopo l’intenso mese di aprile, anche in Fase 2 la cooperativa Serena rilancia la propria opera a contatto con i ragazzi. Un modo di lavorare che la diffusione del coronavirus ha cambiato ma non interrotto: da quattro settimane ormai – senza in alcun modo volersi fermare – gli operatori sono attivi e i ragazzi con loro.