“Il consiglio comunale di ieri è la riprova che se i cittadini si svegliano i fatti accadono”

Riceviamo dal Comitato spontaneo di cittadini “Insieme per l’Ospedale di Tarquinia” e pubblichiamo

Che l’ospedale di Tarquinia si trovasse in uno stato di declino inesorabile era evidente e sotto gli occhi di tutti.

La politica ben poco ha fatto per contrastare gli eventi e la città alungo è rimasta a guardare, fino a che si è svegliata, ha dato vita al comitato spontaneo di cittadini INSIEME PER L’OSPEDALE e il25 marzo ha manifestato con forza, e acceso i riflettori sulle gravi deficienze del nostro nosocomio per rivendicarne la funzionalità in termini di personale, servizi e strutture.

Il consiglio comunale di ieri è la riprova che se i cittadini si svegliano i fatti accadono. Il Consiglio Comunale, infatti, sollecitato dal nostro movimento, si è aperto trattando la vicenda ospedale. Era presente la direttrice generale della ASL di Viterbo,dottoressa Proietti, che ha snocciolato un programma di interventi, quasi tutti sulla struttura edilizia e la dotazione di macchinari, finanziamenti che in parte si rimpallano da anni da un bilancio all’altro. La stessa dottoressa ha dovuto ammettere gravi problemi di carenza del personale. 

Avremmo voluto sentire, ma non abbiamo sentito, quali soluzioni eccezionali, visto che la normale burocrazia è incapace di dare risultati, avesse messo in campo per far sì che, ad esempio, il reparto di ortopedia, una delle eccellenze della sanità del viterbese e della vicina provincia romana, mantenesse la piena funzionalità, invece di pietire oggi, a reparto ormai agonizzante, i medici andati in pensione per ottenere da loro un pugno di ore di prestazioni libero professionali. 

Ci dispiace che il consiglio comunale tutto non abbia sentito la necessità di sostenere l’azione dei cittadini con un documento di adesione e non abbia incalzato la dottoressa Proietti mettendola di fronte alle sue responsabilità. 

Ce ne faremo una ragione. 

Non ci fermiamo. Abbiamo lanciato una petizione online e domani pomeriggio, a Piazza Cavour, inizieremo la raccolta firme sulla petizione cartacea per salvare l’ospedale di Tarquinia con servizi di qualità.

Sentiamo vicina la popolazione di Tarquinia e dei comuni limitrofi e questo ci conforta e ci dà la carica per continuare.