Il consiglio comunale e la mozione anti-Ranucci: la cronaca live da piazza Matteotti

8 e 30 del 15 febbraio 2013: è l’orario previsto per l’inizio del consiglio comunale che, all’ordine del giorno, ha anche la mozione per la revoca dell’incarico all’assessore Anselmo Ranucci.

Ore 8 e 53
Con venti e più minuti di ritardo si apre la seduta. Assenti Leoncelli, Rabuffi e Maneschi. Un minuto di silenzio per i lutti familiari che hanno colpito gli assessori Celli e Leoni. Il presidente Palmini comunica che la seduta sarà registrata dal Movimento 5 Stelle.

Ore 9
Il punto numero due é una comunicazione sul sesto prelievo dal fondo di riserva. Il terzo, sulla viabilità e le opere previste dalla Provincia, viene approvata in breve. Ora si parla di regolamenti per l’asilo nido: Elisa Valeri spiega la delibera, affermando che il confronto costruttivo ha portato a modifiche che vengono spiegate. Meraviglia anticipa la votazione favorevole del proprio gruppo, sottolineando come sarebbe necessaria una periodica analisi in consiglio sulla gestione degli asili nido. Minniti esprime soddisfazione per le modifiche approvate e raccomanda alla giunta di non aumentare le tariffe. Approvato all’unanimità.

Ore 9 e 06
Revoca del l’assessore ai lavori pubblici: Palmini chiede in anticipo il rispetto del regolamento comunale sugli interventi, per evitare battibecchi. Meraviglia ribadisce la volontà del voto segreto: Palmini conferma che la votazione sarà segreta. Meraviglia spiega la mozione e spiega che successivamente é stata condivisa anche con Cristiano Minniti, inizialmente non tra i firmatari. Afferma che la priorità delle opere effettuate non sia concorde con le esigenze cittadine e accusa l’assessore Ranucci di incapacità di dialogo. “I problemi principali del paese, salute e occupazione, l’assessorato é stato carente – dice Meraviglia – nonostante cifre di investimento notevoli che avrebbero permesso di realizzare opere necessarie da noi più volte richieste: niente monitoraggio autonomo della qualità dell’aria, niente dearsenificatore, niente opere che danno occupazione. Avevamo chiesto che, al posto delle opere di illuminazione, dei marciapiedi, degli abbellimenti, si potessero realizzare opere per aiutare l’agricoltura con un mercato a km zero, o un polo fieristico per aiutare l’economia: opere che avrebbero anche nel tempo portato lavoro e creato ricchezza. Epodi mai stato dialogo: mai convocata la commissione apposita, l’assessore non si é mai presentato in consiglio, nessuna opera é stata condivisa, a partire dalla pista ciclabile del Lido”. “Auspichiamo che da questa mozione si apra un nuovo dialogo – prosegue Meraviglia – perché continuando così il consiglio viene lasciato fuori da ogni decisione. E infine, il caso della viabilità, altro esempio di mancanza di dialogo con i commercianti”.

Ore 9 e 22
Arrivano in consiglio anche Maneschi, Rabuffi e Leoncelli. Centini: “Mai capitata una mozione di sfiducia per un assessore. Dare e togliere deleghe agli assessori é compito in capo al sindaco. Noi qui difendiamo l’operato non solo di Ranucci, ma anche quello di tutta l’amministrazione Mazzola. Distinguiamo: per quanto sin qui fatto, il giudizio si é avuto col voto di pochi mesi fa. Ora smettiamo la di tirare in ballo cose sulle quali la cittadinanza si é espressa col voto. Credo che l’operato di Ranucci sia davanti a tutti – acquedotti, opere per la scuola, per il sociale, lo sport, la viabilità, le ristrutturazioni – tante cose fatte da questa amministrazione. Dare responsabilità al solo Ranucci é segno che l’opposizione non capisce come un’amministrazione lavori di squadra. Io questa mozione in consiglio non l’avrei portata nemmeno: sintomo di un’opposizione incapace di portare proposte serie. Mi rincresce che l’abbia votata anche il 5 Stelle. Credo che quest’amministrazione debba proseguire il suo mandato, completare le opere eseguite, metterle al servizio della città e continuare a darle un volto nuovo”. Centini ricorda il futuro investimento di fondi, oltre un milione di euro, sulla valorizzazione di aree archeologiche. “Ranucci – dice – non si é mai sottratto al giudizio dei cittadini e dei consiglieri e credo il gruppo PD e gli altri gruppi che sostengono la maggioranza lo voteranno. Quello dei commercianti é un problema serio: questo problema delle isole pedonali si può risolvere, in un’ottica di collaborazione”.

Ore 9 e 32
Celletti: “Siamo da poco in consiglio, ma sul territorio già da un po’: ed ho già spiegato a Ranucci che la mia firma su quella mozione é perché spero possa aprire una discussione e creare un dialogo, cosa che pare stia già facendo. Sono ormai sei anni che ricopre questa carica, e ancora aspettiamo i valori del mercurio della centrale di Civitavecchia. E la vicenda arsenico, con i libri delle opere dell’assessore che non prevedono il dearsenificatore. Eppoi la poca concertazione mostrata nel provvedimento delle isole pedonali, fatta in un periodo come questo pare una scelta azzardata”. Baldoni e Rabuffi si allineano a Centini dichiarando si contrari “Dovremmo rimuovere un assessore per una piccola riforma della viabilità introdotta gradatamente da Ranucci? – Dice Rabuffi – Per l’impossibilità di parcheggiare una macchina in piazza? Una riforma studiata da tecnici che ne capiscono molto più di tutti voi. Eppoi ha avuto un successo elettorale impressionante: e noi andiamo a toccare proprio l’associazione nella manica? Per noi Ranucci é un grandi riferimento”.

Ore 9 e 47
Minniti: “Ho già dichiarato che questa mozione era per me giuridicamente inopportuna (e cita norme di diritto pubblico ed amministrativo a supporto della sua teoria), ed ha anche dei limiti politici. Se la mozione fosse approvata e Ranucci dovesse dimettersi, il nuovo assessore, se commettesse errori, li farebbe anche per responsabilità dell’opposizione, che sfiduciando Ranucci obbligherebbe alla nomina di un nuovo assessore. E io non voglio alcuna responsabilità su questo fronte. Voterò comunque a favore, sia per spirito di solidarietà con i colleghi d’opposizione, sia per dare un segnale alla maggioranza che sin qui ha escluso ogni dialogo”. Clima sereno rispetto alle attese: stranamente silenziosi rispetto al solito sia il sindaco Mazzola, sia Pietro Serafini.

Ore 9 e 53
Alberto Blasi: “Reputo la vostra una mozione inadeguata, quel che in discussione semmai non è Ranucci, ma l’amministrazione Mazzola. Quando si prendono decisioni che riguardano delle categorie che possono, direttamente o indirettamente, avere un disagio dalle decisioni dell’amministrazione, bisogna prima parlarci. Per cui in futuro con la chiusura andremo avanti, lavorando sugli aggiustamenti, parlando con i commercianti per essere vicino a chi lavora tutti i giorni”.

Ore 10
Leoncelli: “In merito alla mozione, dico che, in quanto rappresentante di un’associazione di commercianti, sarò coerente. Pur essendo parte di una maggioranza, non é detto che debba esser d’accordo su tutto quanto fa quest’amministrazione. Ciò che mi ha toccato più di tutto sono naturalmente le isole pedonali, ad ogni modo, non ho modo a dichiarare il mio voto: io non ritengo opportuno votare a favore della mozione, ma non mi sento nemmeno di votare contro. Per cui mi asterrò”. Il discorso a braccio di Leoncelli é stato talmente confuso da aver creato una suspance teatrale. Bacciardi: “Secondo me l’opposizione deve ringraziare Palmini per aver portato in consiglio una sfiducia a un assessore che non avrebbe, secondo me, nemmeno esser stata discussa. Io credo l’opposizione debba giocare un altro ruolo: quello di vigilare ed essere costruttiva. Ad esempio Celletti oggi porta in consiglio una mozione sulla legge che impone la pubblicazione delle dichiarazione dei redditi: non deve certo dircelo lui, lo dice la legge e la segretaria sta già predisponendo il tutto”.

Ore 10 e 04
Ranucci: ” Scopro oggi che sono responsabile di tutti gli atti di questa amministrazione, e sarò breve, perché fossi più lungo sarebbe dire che questa mozione é una cosa seria. Sentire presentare una mozione di sfiducia nei confronti mie e dell’amministrazione comunale é ridicolo, soprattutto se la presenta Meraviglia. La campagna elettorale é finita, qualcuno alle elezioni ha raggiunto il 51%’ qualcuno ha fatto prendere il risultato più basso della storia del centrodestra tarquiniese, ripetendo per un anno intero lo stesso disco di stamani. È non é credibile perché, da consigliere provinciale, non consigliamo un suo solo provvedimento a favore di Tarquinia: le strade sembrano Beirut, e sessanta comuni della Provincia sono con l’acqua al l’arsenico perché non hanno fatto nulla. E Pietro Serafini? Che posso dire a Pietro, che a furia di chiamarsi Memmoman ha convinto la gente che fossi un supereroe e mi ha fatto prendere 500 voti. Ma stavolta s’é allargato troppo, dandomi anche la colpa del conservificio non riaperto. Non faccio nomi, perché non mi interessa sapere chi fosse l’assessore all’agricoltura nei cinque anni precedenti (Nanni Serafini, ndr): con tutto il rispetto, accusarmi anche di questo é ridicolo. Pista ciclabile: sanno tutti che se arrivano fondi per la sicurezza stradale, non possono essere spesi altrove. È una delibera di giunta del 2005, con presenti Minniti, Maneschi e Serafini, che ha per oggetto la realizzazione della pista ciclabile del Lido. L’ha deliberata il PRI! E io non l’aver i concertata? L’ha deliberare lui. Eppoi dire che la pista ciclabile é fuori norma, é offensivo per il progettista, perché l’opera é del tutto a norma. Per quanto riguarda il dearsenificatore, oggi quest’amministrazione può dire che l’acqua é potabile, nonostante quanto combinato dalla Polverini come commissario straordinario. Altro problema grosso: “il topolino che ha partorito l’elefante”. Non abbiamo chiuso il centro storico, e il topolino sta facendo breccia su una mentalità conservatrice che sta cambiando: abbiamo una paura atavica della novità. É bello concertare, ma sapete quante idee sono uscite concertando? Centinaia! Ditemi voi come si fa a concertare su un argomento simile. Proviamo a cambia questo tipo di mentalità, proviamo a seguire quanto insegnatoci dalle altre città d’arte. È lo stiamo facendo non per i turisti, ma per 17.000 tarquiniesi che possano riapasseggiare tranquillamente nel centro storico. Diceva un politico: non c’è cosa peggiore di un uomo inutile. Io dico che invece sì, ci sono i politici inutili. Sforziamoci di fare un passo avanti e non cento indietro”.

Ore 10 e 23
Serafini: “Intanto ringrazio Memmo per la presenza, già che mancava dal consiglio da cinque mesi. È mi chiedo cosa ne pensassero i consiglieri di maggioranza. Avevamo il problema di portare Ranucci in consiglio, e ci siamo riusciti, leggendo il regolamento e confrontandoci abbiamo trovato una strategia per portare Ranucci in consiglio. Pista ciclabile: un assessore che ha responsabilità per lo sviluppo del paese dovrebbe concertare. E assumiti le tue responsabilità, non dare la colpa ad altri: nel tuo inconscio sai che la colpa é tua. Pomodorificio: il nostro assessorato all’agricoltura aveva seguito un iter, e dai soldi Enel erano stati stanziati circa un milione di euro. Quei soldi sono stati messi poi sulla piscina: e il tuo, adesso, pare più un assessorato allo sport che ai lavori pubblici che mira allo sviluppo, tra piscina e pista ciclabile. Hai sempre remato contro il pomodorificio per poi poter utilizzare quei fondi per altre opere. Viabilità: il consigliere Leoncelli oggi pare un gatto con la coda tra le gambe. Dici che il paese é di chi cammina, ma é anche di chi lavora. Voi siete abituati allo stipendiuccio, e degli imprenditori ve ne fregate. Se dicono che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, hai detto loro che in una settimana avresti dato loro delle risposte, e ancora non le hai date. La tua é una presa di posizione, qui sotto hai fatto piazza Montecitorio per chiudere trenta metri di strada, una chiusura che non serve a nessuno. In questa amministrazione non c’é più niente per commercio e turismo, non avete il polso di cosa sta succedendo, se non quello delle tasse. E manca il teatro, in cui c’é una situazione di stallo: avrei gradito che Ranucci relazionasse alla città ed al consiglio sui tempi e sulle spese per finire l’opera”.

Ore 10 e 36
Celletti: “Bacciardi fa affermazioni imprecise: la mozione sulla trasparenza non la facciamo per creare problemi, ma perchè dal 7 dicembre 2012 la legge impone di mettere on line la propria dichiarazione dei redditi. Tornando a Ranucci, questi rinfacci e le ripicche avute con l’opposizione ha stufato la gente: sempre a rinfacciar i pezzi di carta. Sbandieri i tuoi 500 voti, ma io credo che più che i voti un assessore deve parlare coi fatti. Isole pedonali: il problema sono proprio i parcheggi, e anche in commissione se ne é parlato”.

Ore 10 e 42
Meraviglia: “Quando parla Ranucci per me é festa. Le do del lei: sarà il futuro sindaco, io che ho preso solo il 28% devo darle del lei. Nel suo intervento, ha solo parlato della credibilità nostra, senza rispondere ad un solo punto di quanto richiesto. Per la città é importante lo sviluppo, il lavoro, la salute. Dice che la questione arsenico doveva risolverlo la Provincia, ma sa benissimo che la Provincia non potrebbe fare nulla”. Tra Meraviglia e Ranucci scatta il battibecco tra quanto fatto e non fatto dal l’uno e dall’altro.

Ore 10 e 53
Mazzola: “L’intervento lucido e puntuale non necessitava nemmeno della mia chiusura: Ranucci ha la mia fiducia piena. Dite di aver convocato l’assessore, ma non avete convocato niente e nessuno. Avete proposto una mozione che anche il consigliere d’opposizione Minniti dichiara senza fondamento. Sino a ieri mi davate del dittatore, e oggi accusate Ranucci di fare tutto lui! Le decisioni si prendono dentro la giunta e dentro la maggioranza. Sul traffico son stato fatte le riunioni, il presidente di Tarquinia Viva ha visto il piano come era fatto, se ne é discusso in maggioranza dove c’era anche Leoncelli, che non ha aperto bocca. Lasciate stare le firme, noi abbiamo incontrato tantissimi altri commercianti che voglio la chiusura (e fa una elenco dei nomi, ndr). Non é vero che ci sono tutti quei commercianti contrari. É questo il problema? O che quando si fanno il Presepe Vivente e altre manifestazioni i negozi restano chiusi? Il commercio é cambiato e si devono adeguare. Aprite gli occhi e guardate quelli favorevoli. Io ascolterò tutti, anche quelli favorevoli alla chiusura, che sono di più. Tornando a Ranucci é uno che ascolta, in giunta e in maggioranza. E alcune cose le voglio dire, tipo sui danni fatti in due anni e mezzo dalla Polverini, con gli sprechi di denaro mentre chiudevano gli ospedali, dovendo fare noi coi cittadini la battaglia per difendere il nostro”. Continua il monologo antiPolverini, poi battibecco con Meraviglia su chi ha il merito della concessione all’Avad. “Sul dearsenificatore la verità é che i responsabili sono Polverini, Meroi e Fedele, tutti e tre centrodestra: e gli unici comuni sin qui finanziati sono solo quelli con arsenico nell’acqua sopra ai 20 microgrammi. Ora stiamo risolvendo il problema, e risolveremo anche per Marina Velka. Non vediamo l’ora di vincere la Regione Lazio per risolvere questi problemi. Carbone: stiamo allestendo al Piazzale Europa il pannello informativo con i dati. Pomodorificio: vero l’intoppo nell’iter con gli agricoltori. Abbiamo tentato di trovare imprenditori seri, ma gli agricoltori non ci seguono, avevamo messo anche i soldi”. Grande eloquio del sindaco, che sbracciando inquieta un po’ l’assessore De Luca, che ne evita la gestualità. “Ci dite che non abbiamo fatto nulla per Tarquinia: prima di dirlo mi informerei meglio, scoprendo ad esempio che é quadruplicata la cifra per i servizi sociali. Poi potrete dirci che siam stati fortunati ad avere i milioni dell’Enel. E nell’ultimo bilancio i lavori pubblici hanno lavorato solo con fondi esterni e con la Bucalossi. Sei mesi fa la popolazione c’ha premiato, e non siete voi a sfiduciare un assessore: solo io posso farlo, come ho fatto in passato. É il consigliere più votato, ha superato la prova dei cittadini. È quel che si decide nasce da un confronto costante”.

Ore 11 e 27
Palmini chiarisce che, anche qualora l’esito della votazione fosse positivo, la mozione non avrebbe alcuna efficacia. Leoncelli:”Non ho alcuna coda tra le gambe. É vero che sono stato dal comandante della Polizia Locale, ma non ho dato poi alcun parere favorevole. È sentiti i commercianti, a inizio gennaio, appena uscita la delibera, ho presentato una lettera a tutti i consiglieri per chiedere di ridiscutere il provvedimento. I commercianti del centro storico sono 106′, 15 hanno chiesto la chiusura di via Garibaldi, 90 ti hanno chiesto di sospendere il provvedimento: non capisco perché vengono ascoltati solo i 15, e non i 90. Si chiede di riaprire piazza Matteotti”. Serafini apre una virgola (testuale) per Leoncelli: “É grazie a noi se oggi discutete la questione viabilità, perché se arrivate a farvi arringhe contro in consiglio significa che qualcosa tra voi non funziona bene. Cercate di sviscerare la cosa, cercate le criticità e mettetevi d’accordo per trovare una soluzione a difesa di tutti, anche dei commercianti”.

Ore 11 e 44
Esito del voto segreto: 6 favorevoli, 10 contrari, Leoncelli astenuto. La mozione é respinta. Si affronta ora una mozione del Movimento 5 Stelle sulla trasparenza. Discussione su Grillo tra Celletti e Mazzola, Palmini imbarazzato prova a contenerli ma si arrende. Alla fine si parla della mozione: i comuni sopra i 15.000 abitanti devono per legge pubblicare sui propri siti le dichiarazione dei redditi di chi ricopre cariche, con conseguente eventuale sanzione. Non avendo ancora Tarquinia provveduto, il M5S invita il comune a provvedere subito. Palmini: “Ci state chiedendo qualcosa previsto per legge, si sta predisponendo un regolamento ad hoc per questa cosa e c’é un intoppo sulla parte relativa alle sanzioni. Il regolamento sarà a breve portato in commissione”. Celletti sottolinea come la legge impone la cosa dal 6 dicembre, Palmini ribadisce che i tempi saranno celeri, anche entrò un mese. Discussione a tre Blasi-Celletti-Meraviglia sull’atteggiamento della maggioranza in merito alle mozioni presentate dall’opposizione. Centini cita un articolo di Grillo del 2008 in cui definisce schifezza la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi che, allora, riguardava tutti i cittadini. Secondo Blasi, invece, é tutta una strumentalizzazione. Celletti: “La questione é un altra: qui non parliamo di tutti i cittadini italiani, parliamo di cariche politiche che, al momento in cui assume la carica, mette in line la dichiarazione dei redditi. Si chiama trasparenza, senza che provate a confondere le idee ai cittadini”.

Ore 12 e 22
Lezione di diritto di Baldoni, la sala (almeno la parte che non dorme) rumoreggia. Centini contesta la legge perché secondo lui non tutela l’uguaglianza dei cittadini. Dopo discussione anche sul diritto, Palmini propone a Celletti il ritiro della mozione assumendosi l’impegno di portare in consiglio comunale il regolamento in tempi brevi. Approvata la proposta.

Ore 12 e 36
L’ultimo punto: altra mozione 5 Stelle sul dearsenificatore. Celletti chiede come si ovvierà i cittadini che resteranno fuori dal primo intervento col dearsenificatore. Mazzola riparte alla carica con Talete e Polverini, poi riaccusa il 5 Stelle di speculazione e sciacallaggio. “Siamo il primo comune ad aver provveduto – dice Mazzola – Abbiamo vinto il ricorso al TAR contro chi c’aveva fatto ricorso, siamo riusciti a potabilizzare tutta l’acqua dalla botte comunale, mancano le ramificazioni, una verso Marina Velka e Spinicci, che parte prima della botte comunale, per la quale abbiamo la stazione che pompa al borgo dell’Argento e nella quale metteremo uno o due filtri per abbassare la,soglia del l’arsenico. Martedì parlerò con Civitavecchia perchè l’impianto finanziato dall’autorità portuale sia situato a Tarquinia, così da fornire oltre a Civitavecchia tutta la zona Farnesiana e dintorni”. Proprio in chiusura, finalmente, confronto diretto Serafini-Mazzola. Opposizione favorevole, maggioranza contraria: mozione bocciata. Seduta sciolta.