“Il fatto non sussiste”: assolti cinque poliziotti del Commissariato di Tarquinia dopo le accuse di falsificazione alle intercettazioni ambientali

Riceviamo dall’avv. Stefano Bonifazi e pubblichiamo

La corte d’Appello di Roma con sentenza del 29 marzo 2022 ha definitivamente messo fine alla vicenda scaturita da una denuncia per falso presentata da F. C. contro 5 poliziotti del commissariato di Tarquinia: D. N., G. B., E. M., F. D. M. e R.G., accusati di aver falsificato delle intercettazioni ambientali.

I 5 poliziotti, con decenni di onorato servizio alle spalle, e senza nessun pregiudizio disciplinare, per cinque lunghi anni hanno visto ingiustamente infangato l’onore, la professionalità e la loro onestà.

Gli imputati hanno trovato la forza di andare avanti a testa alta fiduciosi nella giustizia e nelle istituzioni italiane. Il tempo trascorso non ha cancellato la verità ma l’ha fatta emergere: la difesa degli avvocati Stefano Bonifazi del Foro di Civitavecchia e Claudio Staterini del Foro di Roma, dopo aver ricostruito l’intero percorso giudiziario, ha infatti portato a far crollare il castello di fango che ha travolto i 5 agenti e le loro famiglie.

Il 29 marzo 2022 la Corte d’Appello di Roma, seconda Sezione Penale, in riforma della sentenza del Gup Tribunale di Civitavecchia del 8 maggio 2019, appellata dagli agenti, assolve gli imputati dal reato loro ascritto perché il fatto non sussiste.