Il PD di Tarquinia sceglie il nuovo segretario: intervista ad Aldo Cecconi

“Certamente è una sfida dura, nessuno lo nega: approcciarsi ad un partito strutturato e determinati valori e meccanismi è complesso, ma anche appassionante, interessante”. Alla vigilia del congresso che domenica sceglierà il nuovo segretario del PD di Tarquinia ed il direttivo con cui lavorerà, parla Aldo Cecconi, assieme a Emanuele Scomparin candidato alla guida del partito. “Un partito che sicuramente ha fatti errori e subito sconfitte, – spiega – in cui c’è tanto da lavorare, ma credo che proprio noi giovani posiamo dare quella spinta di energia che ora un po’ manca: e questo vale per me come per Emanuele. Magari oggi proprio la nostra giovane età può essere un valore aggiunto”.

Ma su quale strada intende guidare il partito in caso di nomina? “Innanzitutto – è uno dei passaggi dell’intervista proposta sopra in versione integrale – credo che i congressi di partito siano una cosa straordinaria, un momento deputato alla divisione, sapendo che dalla mattina dopo si torna assieme per andare avanti coesi e portare avanti i valori e il cambiamento in questa città. La via maestra che vorrò seguire in caso fossi io il segretario vuole riportare in auge il PD come pilone di una coalizione, punto di riferimento di tutte quelle persone che non si riconoscono nell’offerta politica dei sovranisti e della destra”.

“Dobbiamo ripartire con un dialogo serio e concreto con tutte le forze che la pensano più o meno come noi, – spiega invece in merito di rapporti con le altre forze politiche – senza esclusioni o pregiudizi, a sinistra o al centro, ma anche parlando alle persone di destra che non si riconoscono in quei valori. La parola alleanze viene spesso, oggi, percepita come una brutta parola, ma a me non spaventa: allearsi con qualcuno significa stare insieme per qualcosa. Discutiamo su cosa sia quel qualcosa, partiamo da una piattaforma programmatica e da lì muoviamoci, ma non porrò pregiudizi da nessuna parte e parlerò con tutte le forze politiche con cui abbiamo cose in comune, certamente il Movimento Civico ma anche il Movimento 5 Stelle”.