La Corneto di Ciro il Grande

Ciro Granato, allenatore vincente dell’ultimo campionato è “un uomo per tutte le stagioni”.
Presente quando la Corneto Tarquinia conquistò per la prima volta l’Eccellenza, presente in queste quattro stagioni di Promozione, e presente ancora in questa nuova avventura di Eccellenza.
Con un sacco di palloni sulle spalle ed una manciata di calzini in mano, passa veloce per la cambusa e poi recupera a fatica la segreteria. Si guarda intorno cercando di mettere ordine alla folla di richieste. Ognuno ha una sua esigenza che occorre risolvere in fretta: una mamma è preoccupata, un dottore è da convocare, un poliziotto da salutare, un giornalista da informare, un sito web da aggiornare, un allenatore da aiutare, una partita da preparare. Ciro Granato, nel ruolo di Direttore generale, diventa “un uomo per ogni problema”. Un motore diesel che macina tutto. Passa dalla pista di formula uno (allenamento della prima squadra) alla  strada sterrata (deposito materiale e manutenzioni). Più che utile, indispensabile!
La prima domanda è provocatoria: “Come ti senti senza fare l’allenatore?”.
“E’ stato un distacco pensato – risponde – senza troppi traumi, quasi indolore. Anche se si è verificata la staffetta con Gufi, continuo a vivere con la squadra. Sono ancora uno di loro. E’ un mese che partecipo agli allenamenti, anche senza trascurare tutti gli altri impegni.
Per mio carattere e passione personale sono più vicino ai ragazzi nella parte tecnica che in quella amministrativa, anche se poi partecipo anche a quella, dove collaboro con dirigenti molto seri ed impegnati.”
Finiamo per riparlare del suo gioiello, la squadra della vittoria in promozione (e che vittoria).
“Il campionato di Eccellenza è un po’ diverso da quello di Promozione, ma sembra che i giocatori della rosa non sono molto cambiati.”
“La squadra degli anni della Promozione – fa notare Granato – era già una squadra da Eccellenza, tanto che abbiamo sempre fatto bella figura. Poi con l’innesto di Spirito e Bisozzi abbiamo vinto il campionato. Ora l’ossatura è la stessa. Ci sono giocatori che avevano già fatto l’Eccellenza. In più sono arrivati Cascianelli e Verde ed i giovani Bordo ed Emiliani dalla Viterbese. C’è anche un nuovo allenatore atletico, Fugalli, che ha affiancato Ventolini. C’è del nuovo quindi, anche se lo spirito è sempre quello dell’anno scorso. I giocatori si divertono e sono in sintonia, tra loro, con l’allenatore e la società.”
“Quindi il campionato di Eccellenza non fa paura. Quali sono le squadre favorite e quali i vostri traguardi?”  Sappiamo bene che è una domanda difficile sulla carta, bisogna vedere prima qualche partita e non basterà, perché il campionato è lungo.
“L’Eccellenza rispetto alla Promozione –  dice il Direttore – è sicuramente un salto di qualità. Tutte le squadre sono più strutturate, sia da un punto di vista tecnico che amministrativo.
Ci sono, tra le altre, alcune con qualcosa di più, ad esempio il Pisoniano, l’Ostia Mare, la Palestrina, il Rieti. Poi ci sono altrettante che potrebbero far bene. Contiamo di piazzarci grossomodo nella media classifica, senza dover soffrire troppo. Se poi non ce la faremo, niente polemiche e clamori. La società c’è ed è ben strutturata. Ci riproveremo.”
Parliamo ora con Ciro Granato come Direttore Generale.
“Quali sono gli impegni per far crescere la società?”
“Anche se ci sono i responsabili – è la risposta –  sarò il punto di riferimento ed interagirò con tutti i settori. Seguirò in prima linea tutte le squadre minori perché facciano bella figura ed ottengano buoni risultati. Con l’amico Coluccio stiamo programmando una scuola calcio che dia i suoi frutti. Ed in attesa del campo sintetico, pensiamo ad altre manifestazioni ed incontri che ci dovrebbero far conoscere fuori Tarquinia e che facciano conoscere ai nostri ragazzi il mondo esterno. Solo così si può crescere”.

Pino Moroni