L’artista Paola Ramondini vince la prima edizione della Biennale d’arte ceramica contemporanea della Tuscia e dell’Allumiere

Riceviamo e pubblichiamo

barbarano romano

“È l’artista che meglio ha saputo rappresentare il connubio tra tecnica del passato e visione contemporanea”. Le parole sono di Maria Grazia Morsella. La curatrice della Biennale d’arte ceramica contemporanea della Tuscia e dell’Allumiere ha consegnato ai figli di Paola Ramondini, impegnata in Corea del sud per una mostra internazionale, il premio della prima edizione della rassegna. La cerimonia si è svolta il 29 settembre, al museo “Francesco Spallone” di Barbarano Romano (Vt). “Il finissage ha avuto una grande partecipazione di pubblico, anche grazie alla proiezione video con le varie fasi della costruzione di un forno per il bucchero di Riccardo Paolucci – prosegue Maria Grazia Morsella -. Riccardo Paolucci ha risposto alle tante domande delle persone, incuriosite da questo argomento così insolito”. Si conclude un mese denso di iniziative che ha animato la piccola cittadina della Tuscia. Convegni, workshop, conferenze hanno fatto da corollario alla collettiva con le opere di Fabio Castelli e Daniela Vacca accanto a quelle di Paola Ramondini e Riccardo Paolucci. “Un bilancio più che positivo, per un’esperienza culturale importante che ha visto tante persone collaborare – conclude l’organizzatrice della Biennale -. Tra queste la dottoressa Maria grazia Trionfetti, con la sua presenza discreta e costante”. La Biennale d’arte ceramica contemporanea della Tuscia e dell’Allumiere ha avuto ​ il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, del Comune di Barbarano Romano e del Parco Marturanum e ha visto la collaborazione del laboratorio d’arte L’Officina delle idee di Tarquinia e il sostegno di Podere Giulio e Società agricola Girasole.