Lazio, Panunzi sulla riforma del diritto allo studio approvata in consiglio

Riceviamo e pubblichiamo

Enrico Panunzi«Una legge attesa da molto tempo. Una legge che taglia le spese inutili ma migliora i servizi agli studenti». Lo afferma il consigliere regionale Pd Enrico Panunzi, dopo il via libera del Consiglio regionale, senza alcun voto contrario, alla legge sul diritto allo studio che sostituisce Laziodisu con il Disco (Ente regionale per il diritto allo studio e alla conoscenza).

«Il nuovo ente garantirà servizi più efficienti e innovativi per gli studenti. – prosegue Panunzi – Viterbo, per il Lazio settentrionale, sarà una delle sedi previste dalla riforma, confermando la centralità della città nell’ambito del sistema universitario regionale». Le 5 vecchie Adisu territoriali saranno sostituite da 3 presidi. Oltre a Viterbo, le nuove articolazioni saranno a Roma, con la fusione dirigenziale fra RM1, RM2 e RM3, e a Cassino, per il Lazio meridionale. Anche l’amministrazione centrale avrà un nuovo assetto, che sarà più snello con la riduzione da 13 a 6 figure nella governance centrale e da 38 a soli tre dirigenti interni, a presidio delle articolazioni territoriali, in quella periferica. «Considerando i gettoni di presenza e altri emolumenti, ci sarà un risparmio annuo di circa 500mila euro. – conclude il consigliere regionale – Spenderemo meno per spendere meglio, garantendo un innalzamento qualitativo del welfare studentesco». Il Disco, oltre a garantire i servizi classici di sostegno al diritto allo studio universitario come borse di studio, posti alloggio, servizi di ristorazione e contributi finanziari alla residenzialità e alla mobilità, erogherà anche altri servizi innovativi, come medicina preventiva, agevolazioni per la mobilità sostenibile e la genitorialità, supporto all’inserimento lavorativo per studenti svantaggiati e disabili e assistenza agli studenti stranieri.