Lega, la presa di posizione di Giulivi sull’inceneritore genera fermento

Fermento sul fronte politico leghista viterbese e laziale dopo le dichiarazioni di ieri, in consiglio comunale, del sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi, che ha esplicitamente dichiarato la propria disponibilità a dimettersi dal partito, assieme agli altri rappresentanti della Lega in amministrazione, qualora a qualsiasi livello il partito stesso avesse votato a favore di impianti di termovalorizzazione sul territorio cittadino.

Una presa di posizione, ribadita da un comunicato stampa, che ha fatto seguito a una nota a firma del consigliere regionale del M5S Silvia Blasi, che spiegava come in Regione il centrodestra, quindi Lega e Forza Italia, avessero presentato un emendamento a favore della realizzazione di nuovi impianti di incenerimento nel Lazio.

“La Lega non ha presentato alcun emendamento a sostegno di un possibile termo-valorizzatore nel Viterbese”. Le parole di ieri, diffuse dalla stampa, del presidente del gruppo consigliare della Lega Orlando Tripodi. “Però crede – continua – che l’emergenza rifiuti del Lazio, dovuta alla mancanza di pianificazione su Roma Capitale, debba essere risolta con una impiantistica all’avanguardia come il modello Copenaghen, di cui Nicola Zingaretti e Virginia Raggi non vogliono sentir parlare. Prima di lanciare accuse gratuite e infondate, sarebbe meglio informarsi. E’ stata rispettata la linea del partito”.

Anche il consigliere leghista Daniele Giannini, sempre a mezzo stampa, ha smentito l’apertura alla possibilità di realizzare un inceneritore a Tarquinia, dichiarando che non c’è la “minima idea di penalizzare un territorio già fortemente compromesso come quello della Tuscia”.

In rete, da ieri, circola comunque il testo di un emendamento a firma dei consiglieri Cartaginese, Tripodi, Ciacciarelli, Corrotti e Giannini, in cui si propone una modifica al testo, chiedendo di aggiungere, al termine del Capitolo 7.4, che per gli scarti dei rifiuti, dopo l’attività di riciclo e recupero, non riciclabili diversamente, non sia escluso il recupero termico, rimandando agli organi competenti ogni valutazione in sede di valutazione di impatto ambientale dei singoli progetti.”