Leoncelli vs Amministrazione: nuovo round sui nuovi attraversamenti pedonali

Riceviamo e pubblichiamo

Attraversamenti_pedonaliNuovi attraversamenti pedonali. Il consigliere comunale Maurizio Leoncelli incalza l’amministrazione. “Visto che, secondo il sindaco, sarei poco studioso vorrei approfittare per segnalargli che dalla lettura degli atti relativi ai lavori di realizzazione dei dossi, anzi “degli attraversamenti pedonali rialzati”, ho notato che le strade indicate ufficialmente non corrispondono esattamente a quelli realizzati. Ad esempio quello realizzato in via della Repubblica è stato realizzato spontaneamente?”.

Leoncelli parla anche dell’importo dell’aggiudicazione dei lavori. “L’incarico è stato dato senza effettuare una selezione fra più ditte, legittimamente perché la soglia per la selezione è 40mila euro. Mi colpisce molto che l’importo sia di 39.900, sfiorando la quota (come si fa nei supermercati), e, inoltre, nessuno vietava di fare comunque un bando per agevolare tutte le ditte, soprattutto in questo momento di crisi”. Leoncelli va anche oltre. “Manca una programmazione seria sulla viabilità, si naviga a vista spendendo inutilmente soldi pubblici. Alcuni esempi: le luci lungo le strisce pedonali istallate tempo fa e poi abbandonate o rimosse, o le varie colorazioni per rendere più visibili gli attraversamenti, durate il tempo di un battito di ciglia”.

Finale col botto. “Invito, poi, l’inquilino del palazzo comunale, che si dice tanto attento, a leggersi la nota del Ministero dei Lavori Pubblici, prot. 2867/2001 oggetto “Attraversamento pedonali rialzati” che cita “tali opere posso essere eseguite dall’ente proprietario della strada, utilizzando esclusivamente materiali previsti dalla vigente normativa, e garantendo comunque la percorribilità della strada, assumendosi la responsabilità di eventuali inconvenienti o danneggiamenti di veicoli che abbiano a verificarsi per effetto di tali modifiche”, quindi pagherà il comune con i soldi dei cittadini. Avremo delle risposte serie questa volta o continueremo a leggere le solite parole vuote ma arroganti e le solite invettive fasulle? Temo la seconda”.