Lettere al Direttore: “Imperdonabile l’incuria a Santa Maria in Castello”

Riceviamo da Fabio Viscarelli e pubblichiamo

Mi duole constatare come, in questi tragici mesi di emergenza sanitaria, si stia assistendo a quel sonno della ragione che porta con sé al crollo del quadro dei valori etici e morali, nonché alla negazione dei più elementari diritti e libertà umane in nome di una logica pseudo democratica, mercenaria e terapeutica del politicamente corretto.

Assistere poi, nella mia amata città, al degrado urbano delle mura castellane antistanti la Chiesa di Santa Maria in Castello, che stanno letteralmente crollando tra feci ed immondizie significa che anche la coscienza e la memoria storica del paese stanno andando in pezzi. Non possiamo perdonare l’incuria e l’indifferenza a chi dovrebbe mantenere questo luogo sacro di Colle Castello che fu la culla del primevo nucleo cornetano in epoca altomedievale, con l’ossequioso rispetto, il decoro e la tutela dell’ incolumità pubblica.

Questa parte del più antico abitato urbano merita una adeguata attenzione di salvaguardia manutentiva e di sicurezza cittadina senza compromessi da parte della municipalità perché inestimabile patrimonio storico architettonico da tramandare ai posteri.

Eeh…Chissa se queste poderose mura guardiane riusciranno a resistere al lassismo e all’indolenza e magari a durare altri mille anni Largo ai benpensanti ed agli uomini di buona volontà, che vogliono sinceramente fare e dare alla città di Tarquinia affinché la sua immagine di faro di civiltà e di bellezza unica senza tempo, arrivi incorrotta al mondo intero.