Lettere al Direttore: “Posso dire la mia sulla viabilità al centro storico per vedere in quanti mi prendono per pazzo?”

Riceviamo da Claudio Elisei e pubblichiamo

Sinceramente non sono solito ad unirmi al coro, ma dopo aver collaborato come impiegato comunale ad almeno tre o quattro progetti di viabilità nel centro storico, ed aver ascoltato varie proposte nonché lamentele (compresa la mia sic..!), vorrei lanciare una idea inversa: togliere tutta la segnaletica stradale, sia i cartelli che la segnaletica a terra, i semafori i parcometri ed inserire soltanto il cartello all’ingresso del centro storico con il limite a 30 Km. ove si deve solo rispettare il Codice della Strada (al massimo eventuali “sensi unici”).

Ovvero seguire il paradosso di Monderman che recita: ”Un villaggio (centro storico) dovrebbe apparire come un villaggio e non come un circuito di formula Uno”; spiegando che occorre rendere le strade più pericolose per aumentarne la sicurezza. Privati dei cartelli e disorientati dall’assenza della segnaletica a terra, gli automobilisti tendono ad alzare il piede dall’acceleratore ed a guardarsi intorno.

Poi ci potrebbe essere un grosso risparmio da non dover più ridipingere in continuazione la segnaletica stradale, rinnovare cartelli, eliminare sovrastrutture per incanalare il traffico, compreso il risparmio per gestione semafori e dulcis in fundo parcometri che tra personale, acquisto, gestione, manutenzione non so quanto siano convenienti economicamente.

Comunque se pazzo, sono in buona compagnia visto che è in uso in molti comuni dell’Olanda, oltre sette in Germania, Gran Bretagna e la famosa Danimarca dove devono essere proprio da ricovero in quanto sono quelli che hanno un termovalorizzatore con pista da sci nel centro abitato di Copenaghen.

Claudio Elisei