Lettere al Direttore: “Sindaco non arrenderti: a San Giorgio contiamo su di te per affrancarci da questo degrado”

Riceviamo e pubblichiamo una lettera giuntaci da un cittadino di San Giorgio

San Giorgio TarquiniaDopo oltre 50 anni di abbandono, gli abitanti di San Giorgio pensavano di poter, finalmente, uscire da un incubo iniziato nel 1964. A pochi giorni dall’approvazione, all’unanimità, della Delibera di Giunta n. 13 del 25/1/2018, che prevede l’applicazione della legge reg. n. 28/80, siamo di nuovo precipitati nell’angoscia, con la spada di Damocle che ci pende della testa, per le ordinanze di demolizione.

Troppi si sono pronunciati contro questa delibera; tanti, finora, hanno volutamente e subdolamente, lasciato intendere che l’enorme cifra, necessaria per le opere di urbanizzazione, sarebbe ricaduta sulla cittadinanza. In verità, la stessa legge prevede che, per i comuni con una popolazione superiore a 10.000 abitanti, vedi Tarquinia, la Regione intervenga finanziando l’80% della spesa. Per il restante 20%, una parte, è già stata versata dai Lottisti di San Giorgio senza nessun riscontro.

Tutti gli amministratori che si sono succeduti fino a maggio 2017 si sono ben guardati dall’evidenziare questa realtà e si sono trincerati dietro interessi, personali o non, facendo il gioco dei “poteri forti”. Caro Sindaco, vogliamo che sia tu il nostro Sindaco, perché contiamo su di te per affrancarci da una condizione di degrado e di abbandono e su di te fondiamo le nostre speranze!

Con la conferma delle tue dimissioni ci lasceresti in pasto ai lupi che, in questo frangente, si stanno risvegliando e coalizzando per mettere ancora una volta i cittadini di Tarquinia contro i tarquiniesi di serie B residenti a San Giorgio. Resisti, torna sulla tua decisione e non arrenderti, come non ci arrendiamo noi contro questa sorta di “maledizione” che sembra non volerci abbandonare.

Ti preghiamo di affrontare il nemico, prendendo il toro per le corna, risollevando le sorti di un territorio che costituisce un grave problema ambientale e, soprattutto, umanitario per la città di Tarquinia che tu devi continuare a governare.

Lettera firmata