

Riceviamo da Tiziana Favi e pubblichiamo
Si è concluso il 25 Maggio il Consiglio annuale di Slow Food International nel quale, da tre anni, rappresento l’Italia.
Quest’anno si è scelta la Cappadocia grazie allo splendido lavoro fatto dalla delegata turca Yasmina Selfun Lokmanoglu in collaborazione con l’Università della Cappadocia (KUN) e con i produttori locali che promuovono una cultura alimentare più sostenibile e consapevole.
Abbiamo conosciuto un popolo desideroso di mostrarsi e di far conoscere le proprie tradizioni salvaguardando antichi saperi, desideroso di accogliere e di crescere.
Sono state giornate produttive, di riflessione e analisi di quanto accade oggi nel Mondo. Carlo Petrini ha aperto i lavori ponendo il focus sul valore del patrimonio umano; la negazione del diritto al cibo, come pure la negazione del diritto alle cure, sono una barbarie e non possono più essere accettate dal pensiero civile mondiale.
Ci sono molte cose che riporterò con me da questo incontro: i baci, gli abbracci, i sorrisi degli amici provenienti da tutto il Mondo, rivisti dopo Terra Madre 2024, ma soprattutto la consapevolezza che questo gruppo, tanto eterogeneo quanto coeso, potrà essere un modello di convivenza rispettosa e pacifica, nel quale ci si possa confrontare ascoltandosi, divulgando una narrazione corretta dell’accoglienza, ripensando un futuro migliore per chi arriverà dopo di noi.
Siamo una goccia nel mare? Decisamente no! più di un milione di soci tra volontari e attivisti in centosessanta Paesi nel Mondo per promuovere l’educazione al gusto e la difesa della biodiversità, cento Comunità, millecinquecento Condotte, I Presìdi Slow Food, I prodotti nell’Arca del Gusto, i Mercati della Terra, oltre quattrocento Orti Didattici, Gli Orti in Africa, oltre diecimila progetti nel Mondo per promuovere il diritto al cibo, oltre milletrecento Cuochi dell’Alleanza aderenti al progetto in tutto il Mondo.
Parlando del nostro territorio, quest’anno, in occasione della 76’ Mostra delle Macchine Agricole, La Vicepresidente neoeletta Ines Innocentini ha presentato alla cittadinanza e all’Amministrazione Comunale la nuova “Comunità degli Orti del Cardarelli”, una realtà che collegherà la città di Tarquinia ad una vasta rete mondiale in cui si porteranno avanti progetti di sostenibilità ambientale e di tutela del patrimonio agricolo.
Un progetto che si può replicare, un sodalizio quello tra Slow Food e il nostro territorio che può essere rafforzato aumentando i progetti nelle scuole, nelle mense, nel settore del turismo enogastronomico per per lavorare ad un Mondo più giusto, anzi, BUONO PULITO E GIUSTO.
