Londra, dal 15 giugno la decima edizione di Sculpture in the City: lo Square Mile si riempie d’opere d’arte

Dopo la pausa forzata nel 2020 a causa del Covid, torna a Londra Sculpture in the City, manifestazione che con l’edizione al via il prossimo 15 giugno celebra la sua decima edizione.

La comunicazione sul sito ufficiale dell’evento è, per ora, molto stringata, seppur con la promessa che nelle prossime settimane saranno diffusi ulteriori dettagli. Come nelle precedenti esperienze, comunque, Sculpture in the City installerà gratuitamente opere d’arte in spazi pubblici dello Square Mile londinese.

A quanto si apprende da Time Out, saranno 18 pezzi d’arte disseminati nel contesto urbano londinese e andranno da alcune rocce d’acciaio sotto forma di frammenti di macerie a un orologio gigante o a un numero quattro alto 14 piedi. Una vasta gamma di creatività, insomma, quindi. Tutte le opere sono ad accesso libero e il complesso nel suo insieme costituisce un brillante percorso di sculture in giro per la città.

Ecco la lista delle opere e delle location

Full list of works and locations:

Alice Channer ‘Burial’, cimitero di St Botolph without Bishopsgate.

Ruth Ewan ‘Silent Agitator’, location da confermare.

Isabella Martin ‘Keeping Time’99 Bishopsgate.

Mike Ballard ‘Rough Neck Business’, 100 Bishopsgate.

Mark Handforth ‘Harlequin Four’, Undershaft, a fianco di St Helen’s Church.

Eva Rothschild ‘Cosmos’, Undershaft. 

Laura Arminda Kingsley ‘Murmurs of the Deep’, sotto le scale mobili del Leadenhall Building (The Cheesegrater).

Guillaume Vandame ‘Symbols’, Leadenhall Market. 

Tatiana Wolska ‘Untitled’, Leadenhall Market/70 Gracechurch Street.

Bram Ellens ‘Orphans’, Cullum Street.

Jake Elwes ‘Latent Space’, 120 Fenchurch Street.

Jun T Lai ‘Bloom Paradise’, Fenchurch Street Station Plaza.

Regitze Engelsborg Karlsen ‘Reactivity’, Cunard Place.

Almuth Tebbenhoff ‘RedHead Sunset Stack’, Mitre Square.

Rosanne Robertson ‘Stone (Butch)’, Bury Court.

Laure Prouvost ‘Metal Man – Deeper Together, Deep Travel Ink. NYC’atrio del 70 St Mary Axe.

Oliver Bragg ‘In Loving Memory’, dieci panchine in sette diverse location, compresi i Jubilee Gardens e Fen Court Garden.

Elisa Artesero ‘The Garden of Floating Words’, fuori dal 70 St Mary Axe.