Mariotti (Fronte Sovranista Italiano): “Disservizi postali e consegna a giorni alterni conseguenze del Fiscal Compact”

Riceviamo e piubblichiamo

I disservizi postali dovuti alla consegna a giorni alterni nascono dall’approvazione della legge di stabilità 2015 art.1 commi 274, 275, 276, 277 della legge 23 dicembre 2014 n 190, dell’allora governo Renzi (PD) che ha previsto di ridurre lo stanziamento economico a favore di Poste Italiane S.p.A. . La proposta, sottoposta all’AGCOM, l’autorità di vigilanza sulle comunicazioni, è stata autorizzata con delibera 395/15 CONS del 12 dicembre 2015.

I tagli ai danni di Poste Italiane, sono stati effettuati in nome del c.d. “Fiscal Compact”, trattato europeo che comporta il pareggio di bilancio tra entrate ed uscite dello Stato (3% nel rapporto deficit/PIL e 60% nel rapporto debito pubblico/PIL ). Alla luce di ciò, il Fiscal Compact è un crimine perpetrato ai danni di noi cittadini, oramai ridotti allo status di “clienti”, costretti a pagare sempre di più per usufruire di servizi pubblici essenziali come sanità, istruzione, trasporto pubblico, e nella fattispecie telecomunicazioni.

In un ottica di continui tagli alla spesa pubblica, e di conseguenti maggiori privatizzazioni, è fisiologico che l’efficienza del servizio pubblico ne risenta fortemente. Naturalmente tale riduzione di stanziamenti ha provocato diverse migliaia di esuberi in tutta Italia. Lo Stato italiano, tramite il Ministero dell’economia e delle finanze e la Cassa Deposti e Prestiti è l’azionista di maggioranza (più del 60% delle azioni ) di Poste Italiane S.p.A. . E’ quindi compito dello Stato Italiano tutelare il lavoro ( art. 35 Costituzione), soprattutto in tali settori strategici per il Paese. Stato italiano che però, è ormai privo di sovranità monetaria, strumento democratico indispensabile per conseguire politiche di piena occupazione e welfare.

In conclusione: le politiche neo-liberiste (nessun intervento dello Stato nell’economia, per lasciare mano libera al “mercato” ), promosse dalla maggioranza della classe dirigente, al grido di “Ce lo chiede l’Europa”, ci stanno portando allo status di meri clienti, smantellando i nostri diritti essenziali di cittadini, studenti e lavoratori . In ossequio alla Costituzione italiana è arrivato il momento di reclamare i nostri diritti di cittadini, che i trattati europei lo consentano o meno.

Matteo Mariotti
Fronte Sovranista Italiano