Mazzoni: “Arginatura Fiume Fiora: amministrazione comunale immobile, inevitabile il diniego della Regione Lazio”

Riceviamo dal consigliere comunale di Montalto di Castro Quinto Mazzoni e pubblichiamo

A seguito dei sopralluoghi effettuati, con l’assessore Valeriani, alla presenza del Consigliere regionale, on Enrico Panunzi, che ringrazio, ed a seguito dei colloqui intercorsi, la Regione, come è ormai noto, si è aperta ad una modifica della progettazione sui lavori di arginatura del Fiume Fiora (anche se la stessa era già stata avallata dall’ente comunale, l’opera appaltata e le lavorazioni iniziate) invitando questa nostra amministrazione a presentare, in tempi celeri, una proposta.

Purtroppo, a distanza di quasi cinque mesi, la Regione è costretta ad un nuovo sollecito formale, nei confronti di questa amministrazione, dove afferma: “ti rappresento che a tutt’oggi non risulta pervenuto alcun atto”, ed allo stringersi dei tempi, ha dovuto stendere il testo del diniego, seppur conservandolo nel cassetto, nella speranza di un atto di responsabilità da parte dei nostri amministratori, volto a cambiarne l’esito, che, ahimè, in data 24 giugno 2021, è invece stata costretta ad inviare. Le motivazioni riportate sono chiare: il Comune non ha specificato i tempi necessari per il posizionamento dei panconi in caso di piena, né chi gestirà o si occuperà del posizionamento degli stessi, né, tanto meno, dove essi verranno stoccati quando non utilizzati; non fa riferimento ai tempi del loro posizionamento, visto che dovranno essere di facile accesso e movimentazione, in caso di piena.

Infine, l’ente comunale, si è preso la briga di indicare un costo presunto, per la realizzazione delle modifiche , che supera un quinto del totale delle lavorazioni appaltate, rendendo impossibile una variante in corso d’opera al progetto, ma con l’obbligo di iniziare l’intero iter da capo.

Negli elaborati proposti, il Comune non fa nessun riferimento a garanzie verso la regione Lazio, per sollevarla da qualsiasi problematica in caso di non corretto funzionamento e posizionamento dei panconi /paratie mobili a protezione del centro abitato, né tantomeno ai costi necessari per la manutenzione della stessa e di chi se ne farà carico.

Tutto ciò dimostra una chiara scelta, da parte dell’amministrazione, di evitare di assumersi le proprie responsabilità in merito ad una proposta effettuata a stento, dopo vari solleciti ed a seguito di una disponibilità concreta della Regione, richiesta dai rappresentati dalle varie forze politiche, dai comitati spontanei, diportisti e semplici cittadini. Resta fermo il fatto che, dal mio canto, continuerò a verificare la possibilità di aprire un varco, insieme alla Regione Lazio ed ai suoi rappresentanti, perché il diniego non sia definitivo e si possa cambiare per la modifica del progetto.