“Messeri, arrivederci”: un ricordo del professor Maurizio Landi dai suoi ex studenti

Riceviamo e pubblichiamo

“Signori, per cortesia, un po’ di silenzio, grazie”. Era il suo modo di porsi, di rivolgersi ad una platea di liceali acerbi ed ingenui, come fossimo suoi pari. Ma suoi pari non eravamo e non lo siamo tutt’ora.

La sua cultura, la sua fame di sapere prof., la sua eleganza nel porsi, la sua empatia… è fuor di dubbio che ognuno di noi qui presente oggi vorrebbe averne assorbito un po’, eppure lei era unico. Senza esser severo sapeva essere autorevole. Senza essere acido sapeva essere pungente. Senza essere arrogante sapeva esercitare carisma.

A volte era un po’ goffo prof., e a volte proprio grazie e per questo, è stato anche un fido compagno di mille avventure fuori dai banchi di scuola; se ci ammoniva lei, lo faceva con parole talmente entranti e pertinenti che ti rimanevano in testa per giorni, e lei sapeva che presto o tardi le avremmo comprese. Il suo non era un semplice insegnamento di lettere e latino, lei era in grado di rendere attuale ogni testo, da quelli del ‘900 ai classici latini, a Dante. Inoltre nonostante fosse agnostico, lei conosceva perfettamente la teologia cristiana.

Detto questo prof. potremmo stare qui per ore a rimembrare aneddoti e momenti divertenti, ma ci congediamo così… menomale che a Trivial Pursuit esiste la categoria sport altrimenti ci avrebbe proprio stracciati! Questo pensiero nasce congiuntamente dalla 5B del 2001 ma anche da altri suoi alunni che hanno voluto lasciare un pensiero sulla sua bacheca. Grazie a lei, a sua moglie Anna, che, noi lo sappiamo, è sempre stata la sua musa… siete riusciti a radunarci tutti qui oggi come non succedeva da un po’. La salutiamo come ci salutava spesso lei: “Messeri, arrivederci”.