#mollalosso: su Facebook botta e risposta Guarisco-Serafini; e l’assessore inventa un hashtag

(s.t.) La politica ai tempi dei social diventa, se possibile, ancora più impegnativa di quella “tradizionale”, con le discussioni da monitorare sulle bacheche Facebook dei vari protagonisti cittadini che vanno a sommarsi a chiacchierate, riunioni e voci di corridoio. Rendendo più complesso il compito degli esponenti politici – soprattutto quelli locali, che devono “gestire in proprio” la propria immagine social, senza qualcuno da delegare al compito, come avviene a livello nazionale – e di chi, giornalisti inclusi, segue da vicino e prova a comprendere le dinamiche.

Così, tra tutti gli accesi ed interminabili batti e ribatti di questi giorni attorno alla figura di Manuel Catini ed alla sua rinuncia alla fascia da vicesindaco, capita di scovare un confronto diretto inatteso, che dalla vicenda originaria prende solo lo spunto iniziale. Accade sulla bacheca di una delle esponenti di Rinnova, la consigliera all’Università Agraria Laura Amato, ma riguarda in pieno l’altra forza portante della maggioranza, Idea Sviluppo, tanto da vederne protagonista il leader, l’assessore al Turismo del Comune di Tarquinia Pietro Serafini.

Ad accendere la scintilla è un altro storico personaggio della politica tarquiniese, Giovanni Guarisco, che dopo l’esperienza nel cantiere moscheriniano alle ultime amministrative nella successiva tornata ha passato, personalmente, un turno, lasciando il campo al figlio Marco, eletto proprio sugli scranni di Idea Sviluppo e poi nominato assessore. Protagonista, nei giorni scorsi, di un dibattito a distanza con i colleghi consiglieri dello stesso gruppo politico, che ne chiedevano le dimissioni da consigliere – come previsto, si dice, da accordi pre-elettorali – ottenendo invece, almeno a mezzo stampa, quelle da assessore, non si sa se formalizzate o meno.

Tornando a Guarisco padre, questi – commentando un post della Amato a sostegno di Catini (ed ottenendo, peraltro, un paio di like da quel fronte politico), sottolineava la compattezza di Rinnova, chiosando, non senza una nemmeno troppo esplicita frecciata, con un “complimenti siete un esempio a cui altri pseudogruppi dovrebbero ispirarsi”. Che suscita la risposta, come detto, di Pietro Serafini – non nuovo a passaggi ironici celebri nelle sue uscite social: nell’ambiente in molti ancora ricordano i soprannomi Memmoman o Tukulka affibbiati ai precedenti amministratori – che nei confronti dell’interlocutore arriva ad ideare un apposito hashtag: #mollalosso.

Dopo un primo scambio di opinioni, infatti, il tema della discussione volge presto verso il politico. “Non comprendo il livore che metti e la polemica che alimenti – le parole di Guarisco – Preso atto che abbiamo un modo diverso di intendere la politica, basta solamente non trattarsi reciprocamente e penso che la vita di entrambi sarà più serena”.

“Considerando gli accordi pre elettorali che hai sottoscritto con Idea Sviluppo – risponde Serafini – dove si garantiva ai partecipanti della lista che gli assessori avrebbero lasciato il posto di consigliere in modo da permettere ad altri di partecipare alla vita politica in qualità di amministratore, ci tengo a dirti che il tuo comportamento rispecchia una politica antica, piena di egocentrismo e di poco rispetto per i tuoi compagni di progetto”.

“Il tuo personalismo mi impone di farti una domanda – continua Serafini – perché rimanere in un gruppo che non consideri e rispetti? Sii sincero almeno con te stesso e lascia Idea Sviluppo. Il tuo comportamento non è da gruppo”. Infine, anche ricordando di come l’effettivo protagonista politico non sia Giovanni Guarisco, ma il figlio Marco, un ultimo messaggio: “La politica come la vedi tu è ormai obsoleta, lascia che tuo figlio impari a fidarsi dei suoi compagni di percorso; solo così potrà avere quella visibilità che tu vai rincorrendo da anni”.

Se qualche turbolenza era venuta a galla, un divorzio così palese era difficile attenderselo, a soli cinque mesi da un’elezione, quella all’Agraria, vinta dal centrodestra senza candidati rivali, quindi governando senza opposizione. E dire che, a quanto si diceva nei giorni della formazione delle liste, proprio in difesa del nome di Guarisco Serafini sarebbe andato quasi allo scontro con altri componenti la maggioranza. Ora non resta che attendere la successiva replica di Guarisco, nonché di capire se effettivamente le dimissioni annunciate a mezzo stampa siano arrivate sin nelle mani del presidente dell’ente.

Comune o meno, insomma, per la politica sono giorni intensi, soprattutto viste le innumerevoli diramazioni che le discussioni seguono su pagine e profili on line. In nessuna di queste, però, sinora, c’è stato modo di trovare una presa di posizione di Idea Sviluppo sulla ormai famigerata foto nella stanza del vicesindaco: scelta fatta per opportunità politica o perché troppo impegnati a chiarire con i Guarisco?