Montalto, Corniglia (M5S): “L’amministrazione si impegni di più a informare e contrastare i comportamenti che facilitano il contagio”

Riceviamo da Francesco Corniglia (M5S) e pubblichiamo

Una comunità per crescere ha bisogno di regole e quando queste non vengono rispettate sorge l’obbligo di farlo. A maggior ragione in questo difficilissimo momento in cui é a rischio la vita delle persone e la tenuta del sistema economico-produttivo.

Non si tratta di puntare un generico dito accusatore ma di chiedere con forza all’amministrazione il massimo impegno nell’informare compiutamente i cittadini sulla gravità della situazione e nel contrastare i comportamenti che facilitano il contagio. La conoscenza e soprattutto la consapevolezza del problema aiutano a non sottovalutarlo e a non generare allarmismi ingiustificati. E dove non arriva il rispetto ed il buonsenso é obbligatorio che arrivi la sanzione.

Chi ha la responsabilità di guidare la comunità deve agire anche come un severo genitore per educare al rispetto. Non é più accettabile, dopo quasi un anno che viviamo in un modo che mai avremmo immaginato, tollerare comportamenti che contravvengono alle tre basilari regole anticontagio: mascherina (non abbassata o al gomito), distanziamento (l’opposto di assembramento) e l’igiene (a partire dalle mani ai colpi di tosse).

Sembra incredibile ma ancora occorre insistere su questo perché o si fa finta di non vedere o non si é fatto abbastanza. Le norme scritte ci sono, siamo pieni di dpcm e di ordinanze regionali con indicate le relative sanzioni. Occorre un cambio di passo. Doveva essere reso pubblico da giorni non solo il quotidiano bollettino della Asl Viterbo ma un vero e proprio monitoraggio degli attuali positivi e dei guariti per avere un quadro di insieme della situazione.

É stata fatta una buona iniziativa di screening per la popolazione over 65 finanziata con soldi pubblici, quali sono i risultati percentuali tra numero di test ed esiti positivi al covid? É necessario rendere nota la situazione di tutti i nostri edifici scolastici (di indubbia sicurezza), e la presenza di eventuali classi in quarantena. Così come é necessario rendere noti i dati sul numero delle sanzioni erogate a chi non rispetta le norme anticovid. É la vita ad essere a rischio ed occorre combattere l’ignoranza ed il menefreghismo.

Troppi ancora parlano di covid come di una malattia riservata agli anziani ed ai deboli. É un concetto assurdo e indegno di una comunità, non esistono vittime predestinate. La libertà di un immunodepresso o di un anziano esige lo stesso rispetto di quella di un giovane pieno di vita. Chi é in quarantena o in attesa di tampone deve stare a casa. Non possiamo assolutamente permetterci un aumento esponenziale dei casi. Gli ospedali sono in sofferenza e tutte le altre patologie non aspettano e vanno curate. Non é il momento di minimizzare o abbassare la guardia, anzi al contrario é quello di destinare risorse per la prevenzione, l’informazione ed il controllo.