Montalto, Peruzzi: “Perchè svendere la Farmacia comunale?”

Riceviamo e pubblichiamo

Ritorno al passato nel Comune di Montalto di Castro: i cittadini infatti in questi giorni si stanno di nuovo mobilitando per rivendicare il proprio diritto di godere di un servizio pubblico, la Farmacia Comunale, la cui realizzazione ha comportato non poche difficoltà negli scorsi anni.

Il primo atto del “Comitato giù le mani dalla Farmacia Comunale” è stato il flash mob di protesta davanti alla sede della Farmacia di martedì scorso, che ha raccolto decine di cittadini, dottori e rappresentanti dell’opposizione e che si è concluso con l’avvio di una raccolta firme.

“Non stiamo solo combattendo contro la svendita di un servizio fondamentale per il cittadino – esordiscono i rappresentanti del movimento – ma stiamo anche conducendo un’importante battaglia per la verità. Sono giorni ormai che ci ritroviamo a dover replicare e fare chiarezza sulle tante voci messe in giro ad hoc per giustificare una errata ed inopportuna scelta politica: la Farmacia non è in passivo e la Corte dei Conti proprio per questo non impone la sua cessione. Perché allora la si deve svendere?”

Il tema, caldissimo, fa da padrone nelle discussioni sul web e alimenta il botta e risposta tra maggioranza ed opposizione: “I membri della Giunta Caci e il gruppo Obiettivo Comune stanno facendo pura demagogia: come si fa a dire che i servizi al cittadino non saranno toccati se si vuole cedere un bene pubblico ad un privato? Come si fa a fare riferimento ad una lettera della Corti dei Conti che dice espressamente che non esistono le condizioni che impongono una vendita? Chi ci guadagna da tutto questo?” sottolineano i promotori.

“In pochissimi giorni abbiamo raccolto oltre 500 firme e ci proponiamo di raccoglierne ancora molte. Il nostro obiettivo è percorrere ogni strada possibile per scongiurare la vendita di questo servizio, nato dalla volontà popolare, che non può essere svenduto all’asta al miglior offerente. L’aspetto più grave – conclude Paola Peruzzi – è che si sta cercando di mascherare una scelta politica screditando la professionalità e la competenza del personale che gestisce ed opera all’interno della Farmacia, che tra l’altro ha saputo della vendita solamente dall’opposizione.”

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