Multe seriali? Si paga solo la prima! Una decisione del Giudice di pace di Firenze che potrebbe fare giurisprudenza a Tarquinia

di Fabrizio Ercolani

Una decisione del giudice di pace di Firenze potrebbe far giurisprudenza anche a Tarquinia. Un giudice del capoluogo toscano ha accolto un ricorso promosso dall’associazione di consumatori Aduc, contro le multe seriali da autovelox e ingressi in Ztl e corsie preferenziali mal segnalate, stabilendo che vanno annullati i verbali impugnati tranne “il primo in ordine di tempo”.

Una situazione similare, potrebbe verificarsi anche a Tarquinia, dove tantissime persone hanno preso una moltitudine di verbali nei varchi di accesso alla Ztl e alle aree pedonali. Numeri e cifre enormi per la cittadina tirrenica come riportato nella “Rendicontazione dei proventi da sanzioni amministrative per la violazione alle norme del codice della strada”. Il documento parla di 1.481.536 euro di proventi in cinque mesi per un incasso totale che attualmente è di 469.264,50 euro. Una cifra che al termine dell’anno potrebbe superare i 2 milioni di euro. Dall’inizio del 2022 al 31 luglio la polizia locale ha emesso quasi 20mila verbali. La maggior parte dei quali, anche in questo caso, riguardano i dispositivi di autoscan (circa 3.100) e i varchi elettronici (circa 16mila).

Tornando alla sentenza, il giudice di pace Sonia Salerno di Firenze ha motivato le ragioni del ricorrente affermando in sentenza che “le infrazioni non sono state immediatamente contestate ed il ricorrente si è quindi reso conto di aver commesso una infrazione soltanto dopo aver ricevuto la notifica di tutte le infrazioni commesse nei mesi da gennaio a maggio 2022. Pertanto, seppure le notifiche siano state tempestive ai sensi dell’art. 201 C.d.s., in questo modo non è stata esercitata la funzione educativa della sanzione quanto piuttosto quella punitiva. Ne consegue che i verbali impugnati vadano annullati ad eccezione del primo in ordine di tempo, con condanna del ricorrente alle spese di notifica di tutti i verbali di accertamento”.