Nasce G.A.I.A. l’associazione internazionale che riunisce i colossi dell’alta formazione musicale

Riceviamo e pubblichiamo

Boston, Panama, Parigi, Amsterdam e Siena insieme per la formazione dei giovani musicisti in un progetto nuovissimo che li vuole ambasciatori della collaborazione fra i popoli. Sarà siglato il prossimo 18 gennaio a Panama durante il Panama Jazz Festival, l’accordo che sancisce la nascita di G.A.I.A. (Global Association for the Interconenctive Arts), l’associazione internazionale di istituzioni dell’alta formazione musicale che vede unite Siena Jazz, il Berklee Global Jazz Institute di Boston, il Panama Jazz Festival, il Conservatorio superiore di musica e danza di Parigi e il Conservatorio di Amsterdam in un un nuovo programma formativo.

Il progetto nato a Siena lo scorso luglio in occasione dell’International IASJ Jazz Meeting, vuole offrire ad una selezione di giovani artisti di ciascuna delle istituzioni partecipanti, la possibilità di sviluppare la loro arte musicale legando l’aspetto di ricerca e sperimentazione ai temi della solidarietà e del rispetto della dignità umana. L’idea è quella di costruire uno stile nuovo di far musica aperto ad interconnessioni con le altre arti performative.

I giovani selezionati da G.A.I.A. nel numero di quattro per ciascuna istituzione, saranno così preparati a diventare ambasciatori del dialogo che attraverso la musica dovrà coinvolgere altri linguaggi e culture. Al di là di ogni personalismo e tecnicismo fine a se stesso, i giovani artisti saranno chiamati a superare gli aspetti competitivi legati all’imporsi del proprio strumento e ad usare la propria creatività e personalità proponendo la propria arte in progetti da realizzarsi in luoghi come le carceri, patricolari siti dell’UNESCO e altre istituzioni mondiali che si impegnano nel sociale.

“L’idea di G.A.I.A. – commenta Franco Caroni, direttore artistico di Siena Jazz e promotore dell’iniziativa – è quella di aiutare i nostri studenti a essere ambasciatori di un modo positivo di vivere e vedere la vita. Un modo per restituire alla musica il suo ruolo sociale. L’obiettivo ambizioso sarà quello di contribuire con la filosofia dei piccoli passi a costruire una società proiettata verso un mondo di rettitudine, collaborazione e solidarietà reciproche. A partire dalla formazione, momento fondante della vita di ogni essere umano”.

NELLA FOTO DA SINISTRA A DESTRA: Il contrabbassista Riccardo Del Fra (responsabile Dipartimento di Jazz del Conservatorio superiore di musica e danza di Parigi); uno studente del Berklee Global Jazz Institute; il sassofonista Marco Pignataro (managing director e docente del BGJI); il pianista Danilo Perez (artistic director del BGJI); Patricia Zarate (executive director International Panama Jazz Festival); il chitarrista Edoardo Righini (capo dipartimento di Jazz e Pop del Conservatorio di Van Amsterdam); Franco Caroni (direttore artistico Accademia Siena Jazz)